22 aprile 2018 - 21:59

Uganda, Namibia, Congo:
le tante Afriche su «la Lettura»

Nel supplemento in edicola fino al 28 aprile un viaggio nelle diverse anime
del Continente. E nell’Europa dei populismi e dei gruppi anti-establishment

di JESSICA CHIA

I binari che collegavano Kolmanskop a Lüderitz, in Namibia, definita la «Monaco del Deserto» (foto di Valentina Tamborra) I binari che collegavano Kolmanskop a Lüderitz, in Namibia, definita la «Monaco del Deserto» (foto di Valentina Tamborra)
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Uganda, Namibia, Congo, Burkina Faso, Togo, Costa d’Avorio e Benin. Sono tante le Afriche di cui si parla su «la Lettura» #334, numero speciale a 56 pagine in edicola fino al 28 aprile.

La copertina de «la Lettura» #334 è firmata dall’architetto e artista Gianni Pettena (Bolzano, 1940)
La copertina de «la Lettura» #334 è firmata dall’architetto e artista Gianni Pettena (Bolzano, 1940)

Sono storie di umanità e guerre quelle che raccontano le scrittrici ugandesi Doreen Baingana, vincitrice del Commonwealth Writers’ Prize, e Beatrice Lamwaka, nelle interviste ad Alessandra Muglia. Di colonialismo, e del primo genocidio tedesco perpetuato all’inizio del secolo scorso nei confronti degli indigeni Herero, in Namibia, scrive invece lo storico Marcello Flores, in un articolo con un reportage fotografico dai luoghi dello sterminio di Valentina Tamborra. Lo storico dell’Africa Pierluigi Valsecchi analizza invece le complessità (ambientali, linguistiche, etniche, religiose) della Repubblica democratica del Congo, mentre Annachiara Sacchi presenta la storia dell’ex gommista del Benin che in 25 anni ha salvato 60 mila malati psichici, spesso tenuti prigionieri in molti Paesi africani. La sua storia ora è un libro: Grégoire. Quando la fede spezza le catene (Emi), che sarà presentato a maggio in Italia.

Sul nuovo numero si parla anche di razzismo in un racconto dello scrittore svedese Jonas Hassen Khemiri (1978), un dialogo col figlio di quattro anni che gli domanda cosa sia una manifestazione nazista. Il padre spiega come il mondo sia fatto di tante diversità, proprio come gli omini dei Lego con cui gioca. Ma il bimbo lo fa vacillare nelle sue certezze, ricordandogli che la realtà è un po’ diversa: perché non stanno andando a manifestare contro i nazisti?

Lo sguardo sulla contemporaneità continua con un articolo dedicato ai nuovi populismi: l’intervento del politologo olandese Cas Mudde, intervistato da Giovanni Bernardini. Lo studioso dei gruppi anti-establishment analizza la situazione politica italiana ipotizzando che questi movimenti possano anche giovare alla democrazia. Accompagna l’intervista un intervento di Antonio Carioti sui pericoli della guerra al libero mercato in Europa, e l’analisi di Carlo Bordoni sul marketing politico che, andando alla ricerca di opinioni comuni su Internet, ha sfrattato le ideologie.

Prova invece a far dialogare l’arte e la società in Europa «Manifesta», la biennale nomade di arte e cultura contemporanea che quest’anno si svolge a Palermo (16 giugno - 4 novembre) con il progetto Il giardino planetario. Coltivare la coesistenza di Gilles Clément, mirato a trasformare le discariche del quartiere Zen in un paesaggio di fiori. Lo racconta Alessandra Coppola.

Il Cartellone d’arte della settimana è dedicato ai Leoni d’oro alla carriera della Biennale di architettura, che il 26 maggio (fino al 25 novembre) si terrà a Venezia. Stefano Bucci ripercorre i quattordici Leoni proclamati fino a oggi , nell’attesa della sedicesima edizione.

E ancora, nelle pagine dell’inserto un dibattito sui benefici e i pericoli dell’Lsd, in un confronto tra l’antropologa Tania Re (a favore) e lo psichiatra Claudio Mencacci (contro).

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