12 settembre 2018 - 20:51

Il pop di Roy Lichtenstein
illumina gli hamburger

Ottanta opere dei maestri della Pop art in mostra. Questo e altri undici consigli d’arte
su «la Lettura» #354, in edicola da domenica 9 a sabato 15 settembre

di ALESSANDRO ZANGRANDO

Roy Lichtenstein, «Sweet Dreams, Baby!» (1965, particolare) Roy Lichtenstein, «Sweet Dreams, Baby!» (1965, particolare)
shadow

Ha sottratto le immagini del consumismo alla volatilità della fruizione trasformandole in icone. Roy Lichtenstein (1923-1997) si è impadronito, agli inizi degli anni Sessanta, dei fumetti e delle pubblicità — da Topolino agli hamburger — per poi sconfinare nelle citazioni dei grandi del passato, da Boccioni a Picasso e Magritte. Il risultato è un colorato pantheon senza gerarchie e senza giudizi. Lichtenstein e la pop art americana alla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma, fino al 9 dicembre, magnanirocca.it), a cura di Walter Guadagnini e Stefano Roffi propone 80 opere dei protagonisti di una stagione i cui riverberi sono giunti fino a oggi. Oltre a Lichtenstein la mostra (catalogo Silvana) presenta opere, tra gli altri, di Andy Warhol, James Rosenquist e Robert Indiana. Le figure di un nuovo stile di vita sono state ripulite, riprodotte all’insegna dell’esattezza, fino a ricevere una dignità inaspettata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT