1 luglio 2018 - 15:20

Ritorno alla pietra: con ferro, cuoio e legno, la nuova via degli artigiani

É stato il primo materiale usato dall’uomo per realizzare i suoi utensili. Così Gabriele Pardi e Laura Fiaschi di Gumdesign mettono insieme una Casa molto particolare

di Alessandra Franchini

La Casa di Pietra, collezione  Equilibrante,  pietra vicentina e legno,  Peotta Armando + Studio 14, design Gumdesign La Casa di Pietra, collezione Equilibrante, pietra vicentina e legno, Peotta Armando + Studio 14, design Gumdesign
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Oggetti «primitivi», capaci di riportarci alle origini per forme e materiali. Prodotti che narrano di una dimensione archetipica dell’uomo e nello stesso tempo esercitano una funzione antropologica, nell’interpretazione dei bisogni dell’uomo nel suo abitare.

La genesi

Sono gli oggetti de La casa di Pietra dello studio di Viareggio Gumdesign di Gabriele Pardi, archittetto, e Laura Fiaschi, designer: «È nato nel settembre 2014 come progetto espositivo su invito di Marmomac Verona Fiere e sviluppatosi in 14 mostre in tutta Italia — spiega Pardi —. L’idea era di riportare nelle nostre case invase dalla plastica, quello che è stato il primo materiale usato dall’uomo per realizzare utensili: la pietra, capace di raccontare pezzi della nostra storia, dalle caverne in avanti. E i nostri sono progetti all’apparenza non finiti (di fatto con dettagli e lavorazioni di pregio ndr), icone emozionali che lasciano spazio all’ interpretazione personale. Ogni collezione rappresenta una tappa evolutiva».

La cultura si fa impresa

Oggetti che uniscono pietre come il travertino, la pietra lavica, l’ onice rosa o il marmo ad acciaio, ceramica, cuoio, ferro, mettendo insieme tecniche e saperi diversi, antichi e moderni, come la cucitura a mano, lo stampaggio con modelli in legno, ma anche il taglio laser o il waterjet, e che vengono quindi sempre lavorati da coppie di artigiani, anche geograficamente molto distanti fra loro. E il successo è stato tale, con richieste anche da nomi come Dada Molteni, Cassina o Luisaviaroma, che il progetto da culturale è diventato imprenditoriale e in pochi anni le collezioni sono lievitate da 10 a 50. «La trasformazione è avvenuta spontaneamente. Ora abbiamo 35 partner artigiani, dalla Sicilia al Trentino e siamo sempre a caccia di nuovi. Studiamo le loro competenze sui materiali del loro territorio. È da quest’analisi che nascono i nostri progetti» spiega Pardi. Una filiera corta — sono loro Laura e Gabriele, coppia nel lavoro e nella vita, a occuparsi di tutto, dalla progettazione alla comunicazione alla vendita dal sito lacasadipietra.eu — che a settembre sbarcherà ad Homi a Milano per l’anteprima delle nuove collezioni.

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