«Noi» contro «Loro»
E il governo resta popolare

risponde Aldo Cazzullo

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Caro Aldo,
le ultime tensioni tra le due componenti dell’attuale governo non crede che ne confermeranno la tenuta? Nel senso che ciascuno dei due ricopre il proprio ruolo politico e cerca di fidelizzare il proprio elettorato. Il riprendersi l’uno con l’altro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio è in fondo un gioco delle parti. Che non solo non porterà questo governo a cadere ma, come confermano d’altronde i sondaggi, a mantenere nel suo complesso il consenso ottenuto il 4 marzo 2018!
Giuliano Canossa Parma

Caro Giuliano,
Credo che i contrasti tra Lega e Cinque Stelle siano reali. Hanno elettorati diversi, e politiche economiche incompatibili. Non ci sono i soldi né per il reddito di cittadinanza né per la flat tax, si figuri per tutte e due le cose. Eppure vedrà che alle Europee le due forze di governo supereranno abbondantemente il 50 per cento. La cosa potrebbe apparire incredibile, vista la modestissima prova di molti ministri, e la situazione economica del Paese: la peggiore d’Europa. Però sia Salvini sia – in minor misura – Di Maio sono abili a non presentare la maggioranza di governo come un’alleanza, ma come una coabitazione tra diversi, uniti dall’avversione verso l’establishment europeo e nazionale, accomunati dal rigetto di «quelli di prima».
Il governo resta popolare perché è ancora percepito dalla maggioranza degli italiani come l’espressione di «Noi» contro «Loro»: l’Europa, le banche, i globalisti, i migranti… Al ritmo di un nemico al giorno, leghisti e grillini si confermano abilissimi propagandisti. Certo, la realtà è un’altra cosa. Prima o poi le difficoltà dell’economia presenteranno il conto. La politica del governo è fallimentare su quasi tutti i fronti, a parte la stretta sugli sbarchi cominciata in parte già con Minniti. Ma al momento né Forza Italia, né il Partito democratico appaiono all’opinione pubblica come alternative credibili. La loro traversata del deserto sarà ancora lunga.

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Amore

«Hai 99 anni e sarai sempre nostra mamma»

Oh sì, siamo preparati da tempo, non sarebbe una grossa sorpresa. Tutti, ma proprio tutti, tu compresa, diranno: «Beh, insomma, Maria Gabriella aveva la sua età; ne ha viste tante, quanti prima di te se ne sono andati». Oh sì, è tutto vero, e hai anche contribuito con la tua ottima memoria, sempre perfettamente in ordine, a far scrivere la storia del nostro paese, Santandrà, in provincia di Treviso. Tu ricordi ancora chi è migrato per la fame in ‘Merica e chi in Australia! E ti ricordi di tuo padre che ospitava braccianti che venivano a casa tua solo perché potevano mangiare una minestra, e del ‘29 , quando ancora eri bambina: era caduta tanta tanta neve, gli alberi si spaccavano sotto il peso e la fame che avevi provato. Oh sì, ti ricordi ancora benissimo di papà che ti amava tanto e che, in licenza premio, nel 1943, ti mise incinta,. tra lo stupore di tutto il paese. Poi vi sposaste. Oh sì , lo sappiamo che ci hai amato tanto con tanti, tanti sacrifici e alzate all’alba per aprire l’osteria e servivi un bicchierino agli operai che andavano al lavoro in bicicletta fino a Treviso. Oh sì, tutti sappiamo che presto potrai non esserci più e siamo preparati: in fin dei conti, 99 anni non sono pochi, ma sei e resterai per sempre nostra mamma. Ciao mamma.
Roberto Pinarello

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