6 agosto 2018 - 21:29

Arriva la prima nomina con la monetina, è il «metodo Grillo»

Sorteggio al ministero per scegliere il commissario di Condotte. Ma per la Rai si è scelta una strada diversa

di Antonella Baccaro

Il vicepremier Di Maio con Beppe Grillo (Reuters) Il vicepremier Di Maio con Beppe Grillo (Reuters)
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Il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, lo ha comunicato ieri con un certo orgoglio: la scelta dei commissari straordinari delle imprese dei servizi pubblici essenziali, o che gestiscono almeno uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, sarà effettuata da ora in poi tramite «sorteggio tra un elenco qualificato di persone selezionate da una commissione di esperti. Il ministro — ha aggiunto Di Maio — non avrà più discrezionalità». Ieri, per la prima volta dall’emanazione della direttiva ministeriale del 19 luglio scorso, è toccato alla società Condotte sperimentare il nuovo metodo. L’obiettivo è chiaro: eliminare la discrezionalità nella scelta di figure sottoposte a pressioni di tipo corruttivo.

Lo stesso criterio del sorteggio, del resto, debutterà a settembre anche per i commissari esterni nelle gare bandite dalle stazioni appaltanti, secondo il Codice dei lavori pubblici. Non solo. Il sorteggio rientra anche nella proposta di legge di riforma del Sistema sanitario nazionale, depositata a luglio dal M5S, laddove a essere sorteggiati saranno i commissari che dovranno individuare una «rosa» di candidati a direttore generale. E chi non si ricorda l’uscita clamorosa di Beppe Grillo che, a giugno, ha proposto di eleggere un Senato del popolo in base a un sorteggio tra tutti i cittadini? Per completezza va detto che Di Maio a dicembre, ospite di «DiMartedì» su La7, in campagna elettorale, propose che la nomina del futuro consiglio d’amministrazione Rai avvenisse «prendendo le persone dai migliori curriculum e ricorrendo al sorteggio con dei criteri di competenza». Ma su questo punto, come si è visto, è andata diversamente...

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