17 novembre 2018 - 21:57

Merz, il leader tedesco
che nega di essere ricco
per succedere a Merkel

A differenza che negli Stati Uniti, in Germania chi ha molti soldi e corre per un incarico pubblico solleva riserve

di Paolo Valentino

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Friedrich Merz (Afp) Friedrich Merz (Afp)
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A quale classe sociale appartiene un signore che dispone di diversi milioni di euro nei suoi conti bancari, possiede due aerei personali, è proprietario di una villa sul Tegernsee, in Baviera, e di altri appartamenti? Può rivendicare credibilmente di non rientrare nella categoria dei ricchi ma nella fascia alta della classe media? Sembrerebbe una disquisizione sul sesso degli angeli, se non fosse che siamo in Germania e che il signore in questione altri non è che Friedrich Merz, uno dei candidati a succedere ad Angela Merkel alla guida della Cdu, con l’ambizione neppure tanto velata di diventare un giorno cancelliere.

Tant’è. In un’intervista, Merz ha ammesso di essere milionario, ma ha rifiutato con forza di essere catalogato fra i paperoni tedeschi, dicendo invece di considerarsi parte del segmento più elevato della Mittelkslasse. Ovviamente non è così. Il Deutsches Institut fuer Wirtschafstforschung (Diw) considera parte della classe media chi guadagna tra 2.700 e 5.700 euro netti al mese. Mentre il patrimonio di una famiglia media tedesca è di 60 mila euro. Insomma nulla a che vedere con Merz, il quale, giusta l’opinione di Markus Grabba, esperto del Diw, «appartiene di diritto all’1% più ricco della popolazione». Il che ci porta al cuore del discorso.

A differenza che negli Stati Uniti, dove la ricchezza di un uomo politico non solo non è un problema ma semmai un plus, Donald Trump docet, in Germania chi ha molti soldi e corre per un incarico pubblico solleva riserve. Forse non nei Land protestanti, ma sicuramente in quelli cattolici, dove ancora permane la percezione biblica del denaro come «sterco del diavolo». Merz lo sa e quindi cerca di raccontarsi e dipingersi, contro l’evidenza, come parte del Mittelstand, autentico paradiso in terra dell’identità tedesca del Dopoguerra, il luogo dove il modello renano ha risolto a suo modo il conflitto di classe. Peccato che anche le sue proposte lo contraddicano: l’eliminazione per tutti della tassa per la ricostruzione dell’Est favorirebbe infatti prima di tutto i milionari. Come lui.

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