4 ottobre 2018 - 21:02

Contro il sindaco Kahn
un nero accusato di «razzismo»

Shaun Bailey, candidato dei conservatori, di origine caraibica, ha firmato un pamphlet giudicato offensivo nei confronti delle comunità islamiche e indù

di Luigi Ippolito

Contro il sindaco Kahn  un nero accusato di «razzismo»
shadow

La Gran Bretagna è sostanzialmente una società multiculturale di successo, che ha saputo fare della diversità la sua forza: ma questo non vuol dire che periodicamente non erompano tensioni, a volte in maniera inaspettata. Come nel caso del candidato dei conservatori alla carica di sindaco di Londra, la cui rielezione è prevista nella primavera del 2020. Il prescelto per sfidare l’attuale primo cittadino, il musulmano di origine pachistana Sadiq Khan, è Shaun Bailey, che è un nero di origine caraibica: il quale però, si è scoperto, anni fa ha firmato un pamphlet giudicato razzista nei confronti delle comunità islamiche e indù. Bailey, figlio di immigrati, ha attaccato il multiculturalismo, sostenendo che priva la Gran Bretagna della sua identità, ma soprattutto ha argomentato che i neri cristiani come lui si integrano meglio, a differenza dei musulmani. Parole che sono state definite «nel miglior caso divisive, nel peggiore islamofobe» da Andrew Slaughter, deputato laburista della capitale; e che il Consiglio islamico britannico ha stigmatizzato come «linguaggio grottesco totalmente inaccettabile».

Ora, è già significativo che in una città crogiolo di etnie come Londra i conservatori, per sperare di sloggiare un islamico pachistano come Khan, debbano affidarsi a un nero caraibico: un bianco non avrebbe nessuna chance. Ma è anche vero che una buona fetta della società britannica coltiva timori simili a quelli espressi da Bailey: il 40 per cento dei britannici pensa che l’immigrazione abbia stravolto la loro cultura. È però altrettanto vero che è ormai maggioritaria, col 60 per cento, l’opinione di chi ritiene che l’immigrazione abbia portato un arricchimento culturale: un punto di vista probabilmente ancora più radicato fra i londinesi. Ai quali, dunque, le vedute del candidato Tory, per quanto nero, appariranno del tutto indigeribili.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT