16 agosto 2018 - 10:27

Crollo del ponte di Genova, Salvini attacca Atlantia ma poi frena: «Ora diano i soldi, poi vedremo»

Anche il blog di M5S rettifica le contestazioni. Di Maio aveva dichiarato: «Di fronte a 40 morti non ci sono clausole che tengano»

di Salvatore Frequente

(Dolci/Kulta) (Dolci/Kulta)
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Il governo sembra avere adottato una linea di maggiore cautela sulla revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia, accusata di non avere curato la manutenzione del viadotto Morandi di Genova, crollato lunedì causando la morte di almeno 40 persone. «Da Autostrade puntiamo ad ottenere, nell’immediato, fondi e interventi a sostegno dei parenti delle vittime, dei feriti, dei seicento sfollati e della comunità di Genova tutta, anche in termini di esenzione dai pedaggi - ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini -. Di tutto il resto parleremo soltanto dopo». E anche il blog di M5S è intervenuto per correggere la linea dura espressa a caldo dallo stesso premier Giuseppe Conte, che aveva parlato di una revoca immediata, senza attendere i tempi necessariamente lunghi di un’inchiesta giudiziaria. .

«Sospendere il pedaggio»

In precedenza, tanto Salvini quanto Luigi Di Maio avevano lanciato accuse pesanti nei confronti di Atlantia, la società che controlla Autostrade e che è concessionaria anche dell’A10. «Atlantia riesce ancora, con faccia di bronzo incredibile e con morti ancora da riconoscere, a parlare di soldi e di affari, chiedendo altri milioni agli italiani in caso di revoca della concessione da parte del governo dopo la strage di Genova», aveva scritto il ministro dell’Interno in un post su Facebook. Poi, da Genova, aveva rincarato la dose: «Se io fossi un amministratore di Autostrade avrei sospeso il pagamento per il pedaggio». Dichiarazioni quasi identiche quelle dell'altro vicepremier, Di Maio: «Autostrade dice che le spettano proventi dal contratto che taglieremo. È vergognoso pensare ancora una volta ai profitti e ai numeri in Borsa».

L’annuncio del premier

Il riferimento dei ministri è alla replica dell’holding dopo l’annuncio del premier Giuseppe Conte che mercoledì pomeriggio - a margine del Consiglio dei ministri straordinario in Prefettura a Genova il giorno dopo il tragico crollo del ponte Morandi - ha parlato della decisione del Governo di avviare «la procedura per la revoca della concessione a società Autostrade». Una decisione, questa, confermata dal presidente del Consiglio giovedì mattina.

La replica di Atlantia

La replica di Atlantia era pervenuta tramite una nota. Rilevando che l’annuncio da parte del governo è arrivato senza contestazioni specifiche e in assenza di accertamenti sulle effettive cause dell’accaduto, la società rileva che «le modalità possono determinare riflessi per gli azionisti e gli obbligazionisti». In caso di revoca o decadenza della concessione«spetta comunque alla concessionaria il riconoscimento del valore residuo della concessione, dedotte le eventuali penali se ed in quanto applicabili».

L’istruttoria del ministero

Inoltre il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha avviato un’istruttoria su Autostrade per l’Italia. Il Ministero tramite la direzione generale competente ha inviato una comunicazione formale ad Autostrade chiedendo di far pervenire entro 15 giorni da oggi «una dettagliata Relazione nella quale sia fornita chiara evidenza di tutti gli adempimenti posti in essere per assicurare la funzionalità del ponte Morandi, e prevenire ogni evento accidentale».

Ue: «Concessionario responsabile sicurezza »

«Per quanto riguarda la responsabilità sulla sicurezza delle infrastrutture stradali sul Trans-European transport network (Tent)» e il ponte Morandi rientra in questa rete europea, «nel caso sia gestita da un operatore privato, è il concessionario ad avere la responsabilità della sicurezza e della manutenzione della strada». È quanto sottolineato da un portavoce della Commissione Ue, Christian Spahr, sul crollo del ponte a Genova, ricordando la direttiva europea del 2008, per assicurare che le valutazioni sulla sicurezza siano una priorità sulle strade della rete Tent.

Di Maio: «Adesso desecretiamo gli atti»

Ma Matteo Salvini non ci sta. «Dall’alto dei loro portafogli pieni (e dei loro cuori vuoti) - ha scritto sempre su Facebook - chiedessero scusa e ci dessero i nomi dei colpevoli del disastro che devono pagare. Il resto non ci interessa». «Mi aspetto che già da oggi Autostrade sospenda il pagamento dei pedaggi. Fossi stato il dirigente l'avrei deciso già un minuto dopo la tragedia», ha detto Salvini parlando alla stampa da Genova. Sulla stessa linea il ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio: «Ci sono gravi inadempienze e la Borsa aveva già punito Atlantia prima del nostro annuncio», ha detto Di Maio annunciando l'intenzione del Governo di desecretare gli atti «perchéi contratti con Autostrade non sono accessibili pubblicamente - spiega - e anche noi ministri facciamo fatica ad accedervi. Una volta tolti i vincoli scopriremo quali sono i termini dell'accordo». Ma, assicura il capo politico del M5S, «sappiamo che ci sono delle inadempienze, quindi revocheremo le concessioni. In Italia non si può morire pagando il pedaggio».

Autostrade: «Impegnati per la verità»

Autostrade per l'Italia reagisce alla dichiarazioni dei membri del Governo con una nota stampa affermando di essere «impegnata nella ricerca della verità» e di «collaborare con le istituzioni». «Le nostre scuse sono nelle parole e nei fatti - si legge nella nota - ma non ci sollevano dalla consapevolezza di dover e poter dare molto a Genova per il superamento dell'emergenza».

Le ambulanze e il pedaggio

«In questo momento le ambulanze pagano il pedaggio sulle autostrade, ma di cosa stiamo parlando?», aveva anche denunciato il ministro dell'Interno Salvini parlando da Genova. Il crollo del ponte Morandi ha riaperto, infatti, il tema dei pedaggi autostradali per le ambulanze che svolgono servizi ordinari. Un'ambulanza in servizio d'urgenza attualmente non paga il pedaggio ma adesso il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi, ha annunciato che sarà rivista la circolare ministeriale anche per i mezzi che svolgono servizio ordinario. «La concessione va rivista. Quello che avviene è paradossale, anche in questi giorni le ambulanze pagano i trasporti ordinari», conclude Rixi. E proprio sulla base della sollecitazione del sottosegretario, Autostrade per l’Italia ha annuncia che «le ambulanze non pagheranno più il pedaggio sulla propria rete».

Procura ipotizza reato di attentato alla sicurezza dei trasporti

Intanto la procura di Genova ipotizza anche il reato di attentato alla sicurezza dei trasporti, oltre che quelli di disastro colposo e omicidio colposo plurimo per il crollo del ponte Morandi. Lo si apprende in ambienti della stessa procura genovese, dove giovedì mattina si è riunito il pool presieduto dal procuratore capo Francesco Cozzi e con l’aggiunto Paolo D’Ovidio e i pm Paolo Terrile e Walter Cotugno.

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