11 aprile 2018 - 17:33

Missili Usa in Siria, Salvini: «Armi chimiche fake news, Gentiloni parli»

Il leader leghista: «Un conflitto può diventare pericolosissimo». Martina (Pd): «Vuol cambiare le alleanze internazionali?». Toninelli (M5S): «Guerra per procura»

di Franco Stefanoni

Matteo Salvini e Maurizio Martina (Imagoeconomica) Matteo Salvini e Maurizio Martina (Imagoeconomica)
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«Chiedo al presidente Gentiloni una presa di posizione netta dell’Italia contro ogni ulteriore e disastroso intervento militare in Siria». A dichiararlo, in una nota, è stato il segretario della Lega, Matteo Salvini, a seguito dell’aumento della tensione politica internazionale che ha spinto Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, a pronosticare il lancio di missili in Siria. «Non vorrei - ha aggiunto Salvini - che motivi economici, esigenze di potere o il presunto utilizzo mai provato di armi chimiche mai trovate in passato scatenassero un conflitto che può diventare pericolosissimo».In un videomessaggio su Facebook, ha poi continuato: «Non è normale che Donald Trump, che stimo, twitti, come se nulla fosse, “arrivano i missil”´. Come se stessimo parlando di pollo arrosto e patatine. Bombe e missili raramente sono intelligenti e raramente risolvono i problemi». Poche prima, il leader della Lega aveva inoltre commentato su Twitter, postando un articolo di Analisi Difesa intitolato «Siria: le fake news sulle armi chimiche per creare il casus belli?»: «Notizie false per sganciare altre bombe? Basta guerre, grazie!».

Il premier: «Le immagini dei bambini uccisi non ci lascino indifferenti»

Gentiloni ha successivamente dichiarato: «L’uso di armi chimiche da parte di Assad non può essere tollerato. Oltre alla risposta ai crimini dobbiamo innanzitutto lavorare per la pace». Il premier ha sottolineato che «non è la prima volta» che Assad avrebbe usato armi chimiche. «Le immagini dei bambini uccisi non possono lasciarci indifferenti», ha aggiunto parlando a un incontro sul Sud Sudan organizzato a Roma dall’ong Medici con l’Africa Cuamm. Gentiloni ha aggiunto che «se dobbiamo immaginare una soluzione stabile di lungo periodo» per la Siria «dobbiamo scommettere sulla pace».

Martina (Pd): «L’Italia ha sempre denunciato le atrocità del regime»

Prima che Gentiloni parlasse di Siria, erano scoppiate le polemiche. «Salvini vuole cambiare le alleanze internazionali del nostro Paese? Se è così, lo dica chiaramente». Ad affermarlo era stato il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, sulla linea di Salvini per quanto riguarda la Siria. Secondo Martina: «L’Italia ha sempre denunciato le atrocità del regime siriano confermate purtroppo anche dall’utilizzo di armi chimiche. La situazione siriana è sempre più drammatica. I nostri governi non sono mai intervenuti direttamente in Siria ma hanno sempre lavorato nel quadro di solidarietà con gli alleati atlantici e sostenendo con forza l’impegno per i negoziati guidati dall’inviato Onu De Mistura».

Toninelli (M5S): «Guerra per procura»

Sul possibile lancio di missili Usa in Siria era intervenuto anche il capogruppo del M5S al Senato, Danilo Toninelli, parlando a Palazzo Madama: «In Siria c’è una guerra che si protrae dal 2011, in sette anni sono morte centinaia di migliaia di persone. Secondo l’alto commissariato Onu per rifugiati si contano circa 7,6 milioni di sfollati interni e oltre 5 milioni di rifugiati all’estero. La Siria era un Paese bellissimo, oggi rischia di scomparire: da tempo è diventata una polveriera. Il territorio è diviso tra milizie jihadiste, lo stato islamico e forze ribelli antigovernative mentre altre aree sono ancora sotto il controllo del regime di Damasco. Quella che è in corso è evidentemente una guerra per procura, giocata da una parte da Mosca e Teheran a favore del regime di Assad, dall’altra da Stati Uniti e Arabia Saudita che da tempo puntano a rovesciare il regime».

Di Maio: «Mettiamo in atto la diplomazia»

«Essere vicini all’uno o all’altro non fa differenza. In passato Renzi si è rifiutato di concedere basi in Libia e Salvini dice di scongiurare i bombardamenti. Credo che si debba consigliare ai nostri alleati un’ottica di pace, sempre. Mettiamo in atto la nostra diplomazia per scongiurare i bombardamenti». Così il leader del M5S, Luigi Di Maio, ospite di Porta a Porta, parlando delle tensioni Usa-Russia sulla Siria. Su un’ipotetica richiesta dell’uso delle basi italiane, aggiunge: «Spero che non si arrivi a questo».

Romani (Forza Italia): «Alzare la voce sull’assurda minaccia»

«Il centrodestra alzi la voce sull’assurda minaccia di rappresaglia rispetto al presunto utilizzo di armi chimiche in Siria e chieda al governo di dissociarsi da tali inopportune eventuali azioni». Lo ha affermato in una nota il senatore di Forza Italia, Paolo Romani. «Non è possibile - ha spiegato Romani - immaginare che Assad nel momento in cui i ribelli jihadisti di Duma si stanno per arrendere abbia utilizzato armi chimiche che avrebbero scatenato la reazione internazionale. Oltre a essere inutile sarebbe un’idea stupida. Auspico, pertanto, che il governo si dissoci».

Marcucci (Pd): «I governo riferisca subito in Aula»

Il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci, intervenendo in aula a Palazzo Madama sulla crisi siriana, ha invece detto:«Richiediamo con forza e immediatezza la presenza immediata del governo in Aula per riferire sulle azioni che si stanno mettendo in campo per intervenire». «Ciò che sta accadendo in Siria - ha aggiunto - è inaccettabile. L’utilizzo delle armi chimiche va condannato, così come gli autori e mandanti di tale scellerati azioni. Nessuna attenuante per tale cieca violenza che ci ricorda le stragi nazifasciste della fine della Seconda guerra mondiale».

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