8 dicembre 2018 - 21:43

«Disgelo con i 5 Stelle». Parla il vice di Zingaretti e i renziani si scatenano

I fedelissimi dell’ex premier contro il governatore del Lazio candidato alla segreteria e l’ipotesi strategica di un’alleanza di governo tra dem e Movimento 5 Stelle

di Dino Martirano

«Disgelo con i 5 Stelle». Parla il vice di Zingaretti e i renziani si scatenano Massimiliano Smeriglio
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È ripartito e si è intensificato il fuoco di sbarramento dei renziani contro Nicola Zingaretti, il governatore del Lazio candidato alla segreteria del Pd, e contro l’ipotesi strategica di un’alleanza di governo tra dem e M5S. L’occasione ghiotta per il «giglio magico» ancora stretto intorno all’ex premier Matteo Renzi, sempre incerto sul suo futuro all’interno del Nazareno, l’ha offerta un’intervista al Manifesto da Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio e coordinatore della piattaforma «Piazza grande» che organizza la corsa del governatore del Lazio. «Zingaretti come Sanders, poi disgelo con il M5S...», sostiene Smeriglio che però sembra non tenere nel dovuto conto le recenti dichiarazioni («Non voglio allearmi con il M5S, voglio disarticolarlo») del governatore: «Io — insiste il vice di Zingaretti — sono stato un critico feroce del M5S. Ma nella condizione attuale penso che a quella forza, dove sono finiti anche i voti della sinistra... bisogna proporre un disgelo, favorirne un processo interno, verificare se ci sono le condizioni di fare pezzi di strada insieme in modo da rompere il blocco nazionalista e populista che ha preso in ostaggio il Paese».

Ai renziani, che ora potrebbero giocare la carta clamorosa della (ri) candidatura di Renzi, non è parso vero un assist così efficace. Spiega Lorenzo Guerini: «Smeriglio teorizza la partecipazione di elettori a sinistra del Pd alle primarie per votare Zingaretti e poi portare il Pd all’alleanza con il M5S. Lo ringrazio perché ha il merito di rendere chiara la proposta della mozione Zingaretti. Io invece penso che il nostro compito sia opporci al governo e costruire l’alternativa al nazional-populismo di Lega e M5S».

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