9 dicembre 2018 - 22:28

Grillo (con Di Maio) scuote i 5 Stelle:
ancora in piazza. E lancia le Europee

Vertice a Roma: l’iniziativa prima di Natale. Via alle candidature «ibride» per giugno. Il Movimento punta a un gruppo con partiti emergenti: contatti già avviati

di Emanuele Buzzi

Grillo (con Di Maio) scuote i 5 Stelle: ancora in piazza. E lancia le Europee
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Lontano dai riflettori. Beppe Grillo e Luigi Di Maio rompono la tradizione dei vertici all’hotel Forum e si incontrano comunque nella Capitale per fare il punto sulla situazione del governo e, soprattutto, del Movimento. Un lungo faccia a faccia, novanta minuti, tra il garante e il capo politico dei Cinque Stelle a pochi giorni dal video in cui Grillo punge la politica e si chiede dove stia andando. Di Maio non si è presentato a mani vuote: ha portato un dono — la statuina del presepe raffigurante proprio il fondatore comprata a Napoli sabato — e delle proposte.

Il colloquio tra i due ha tracciato la linea dei Cinque Stelle da qui ai prossimi mesi, con un ritorno in piazza prima di Natale per festeggiare la (possibile) approvazione della legge Anticorruzione e, soprattutto, delineare la sfida per le prossime Europee. Tra gennaio e febbraio il Movimento svelerà le sue carte, ma il vicepremier sta lavorando alla formazione di un nuovo gruppo politico di area moderata, composto principalmente da partiti «nuovi»,«senza estremismi», all’esordio nello scenario politico dell’Unione. Di Maio ha già tenuto incontri riservati tra Roma e Bruxelles, la trattativa è già in fase avanzata. E proprio di questo e del nuovo metodo per selezionare i candidati (un metodo che i Cinque Stelle definiscono «ibrido» e che — secondo alcune ipotesi — potrebbe aprire le porte non solo agli attivisti storici ma a personalità pescate dalla società civile) hanno parlato nel loro incontro i due volti del Movimento.

L’idea di Di Maio è quella di allargare il campo e tentare di giocare un ruolo da protagonisti anche in Europa, con un gruppo che possa essere dirimente nei nuovi equilibri post-voto. L’alleanza con la Lega? Solo sfiorata, relegata in termini governativi, anche se Grillo è stato in questi mesi, giocando sempre sull’ironia, un po’ il baluardo iconico anti-Salvini del Movimento. Dai video estivi sulla spiaggia fingendo una telefonata con il leader leghista in chiave anti-immigrati alle battute sugli anti-concezionali della madre del ministro dell’Interno sul palco di Italia 5 Stelle, fino alle ultime dichiarazioni: «Io sono stufo di sentirvi parlare di cosa ha detto Salvini o di cosa non ha detto», ha ricordato ai giornalisti solo sabato.

In realtà Grillo e Di Maio hanno gettato uno sguardo alle vicende interne al Movimento. E anche al recente addio di Matteo Dall’Osso, deputato della prima ora passato con Forza Italia. Uno strappo che Grillo ha vissuto con «dispiacere» anche se il garante poi avrebbe suggerito di prenderla «con filosofia». E pubblicamente in un post Grillo ha proprio ironizzato sul cambio di casacca del parlamentare: «Offro il doppio di qualunque cifra possa offrire Berlusconi (The Muppet) per l’acquisto dei parlamentari in saldo».

Parole che hanno scatenato la reazione di Dall’Osso e di Forza Italia. «Beppe sappia che il presidente Berlusconi non mi ha dato nulla, solo rispetto e libertà» mentre Grillo «in tutti questi mesi l’unica cosa che è riuscito a dire sulla disabilità è stata l’infelice battuta sulla sindrome di Asperger», ha attaccato l’ex Cinque Stelle. Il gruppo forzista si è stretto a difesa neo-azzurro. «Sono davvero scioccata. Il governo taglia i fondi per i disabili e Beppe Grillo insulta Matteo Dall’Osso con battutacce indegne. I soliti leoni da tastiera del Movimento 5 stelle. Solidarietà del Gruppo FI Camera al nostro deputato: con noi non sarai mai solo», commenta la capogruppo a Montecitorio Mariastella Gelmini. I parlamentari pentastellati, però, cercano di evitare il divampare della polemica con i forzisti: «Noi guardiamo già oltre, ci sono dei lavori e un calendario da rispettare, siamo concentrati sul programma di governo che vogliamo realizzare», dice un Cinque Stelle.

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