LE MOTIVAZIONI
Cassazione: «Sequestrare i conti della Lega Nord, ovunque siano»
Salvini: sentenza politica
Le motivazioni del sì al ricorso dei pm per recuperare i 49 milioni. Il vicepremier: «Vogliono metterci fuori causa per via giudiziaria, quei soldi non ci sono»
La Cassazione è stata chiara: «Si possono sequestrare i beni della Lega ovunque vengano rinvenuti soldi - conti bancari, libretti, depositi - fino a raggiungere la cifra di 49 milioni». Ovvero i soldi che secondo il tribunale la Lega Nord avrebbe sottratto allo Stato, per presunte irregolarità nell'utilizzo di fondi pubblici. Una truffa per la quale Umberto Bossi è stato condannato a due anni e tre mesi di carcere, suo figlio Renzo a un anno e sei mesi, mentre Francesco Belsito, ex-tesoriere della Lega, a quattro anni e dieci mesi. Adesso la Cassazione autorizza il sequestro «a tappeto» dei beni
Sequestro «a tappeto»
La protesta del Pd
Vibrante la protesta del Pd, Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo a Palazzo Madama, attacca: «Il ministro dell'Interno Salvini dica subito dove trovare i 48 milioni che la Lega ha truffato allo Stato». E Matteo Orfini, presidente del Pd, chiama in causa i Cinque Stelle: «Caro Luigi Di Maio, una volta urlavi onestà, ora sei alleato con chi ha truffato gli italiani. È un problema questo per il M5S o no?».
Anche Ettore Rosato, vicepresidente dei dem a Montecitorio commenta: «Nessuno può essere fuori dalla legge tanto meno se governa il Paese e fa la morale ogni giorno agli altri. Stiamo parlando di 49 milioni di euro». Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ironizza su Facebook sul bagno fatto ieri a Siena da Salvini in una piscina di una villa sequestrata alla mafia: «Chissà se fra i beni che saranno sequestrati alla Lega ci sarà una piscina..». Ma la Lega non ci sta. E si prepara a mettere mano alle carte bollate. Da ambienti leghisti filtra infatti la notizia che sono pronte decine di querele nei confronti di chi parla di soldi rubati dalla Lega.