18 luglio 2018 - 11:44

Legittima difesa, via alla discussione
M5s: «Serve adeguata valutazione»
Pd: «Legge da Far West»

Al via l’iter del disegno di legge. Salvini: «Difendersi in casa propria è sacrosanto»

di Valentina Iorio

Matteo Salvini (Ansa) Matteo Salvini (Ansa)
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«Difendersi in casa propria senza se e senza è un diritto sacrosanto». Il ministro Salvini, durante una conferenza stampa a Fermo, ha ribadito quanto promesso in campagna elettorale. E proprio sulla modifica al decreto legge sulla legittima difesa la Lega si prepara a giocare una partita decisiva. La discussione in commissione Giustizia è cominciata mercoledì 18 luglio: «In considerazione della delicatezza della materia trattata, della complessità e dell’impatto a livello sociale è necessaria un’analisi approfondita delle norme esistenti e dei testi presentati», ha chiarito il senatore M5S della commissione Giustizia Francesco Urraro, sottolineando come sia necessaria una adeguata valutazione. Un intervento sulla legittima difesa «in nessun modo potrà portare alla liberalizzazione delle armi in Italia», ha chiarito il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, nel corso del question time alla Camera, rilevando che sulla detenzione e il porto di armi «ci sono disposizioni normative rigorosissime su cui il governo non ammette l'esigenza di intervenire», poiché rappresentano «strumenti irrinunciabili per la lotta alla criminalità». Cinque le proposte all’ordine del giorno: oltre a quella del partito di via Bellerio, una di iniziativa popolare, due di Forza Italia e una di Fratelli d’Italia. Primo passo decidere quale testo adottare o se crearne uno unico (ecco cosa dicono le leggi estere).

Legittima difesa, dal modello francese per Ap al tedesco per il Pd: le proposte in campo
Due milioni di firme

Martina: «Una legge Far West»

«Noi paghiamo le tasse e pretendiamo che lo Stato garantisca la nostra sicurezza. I cittadini hanno il diritto di essere difesi, non che lo Stato dica “arrangiati”. È come se devi mandare tuo figlio a scuola e ti dicono di prenderti un insegnante a casa #legittimadifesa», ha detto su Twitter il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. Gli ha fatto eco il segretario del Pd Maurizio Martina su Facebook: «È una legge Far West. La chiamano "legittima difesa" ma si legge più armi per tutti. Non ci stiamo. Guardiamo agli Stati Uniti, il Paese dove circolano più armi e ci sono leggi sulla legittima difesa che piacciono alla destra. È questa la sicurezza?».

La proposta su modello francese

Il leghista Massimiliano Romeo
Il leghista Massimiliano Romeo

Il testo di riferimento per la Commissione dovrebbe essere quello proposto dal leghista Massimiliano Romeo, che interviene sull’articolo 52 del codice penale, prevedendo «sulla falsariga di un’analoga previsione del codice penale francese una presunzione di legittima difesa per gli atti diretti a respingere l’ingresso, mediante effrazione, di sconosciuti in un’abitazione privata ovvero presso un’attività commerciale professionale o imprenditoriale con violenza o minaccia di uso di armi». Viene così annullata la valutazione di proporzionalità tra difesa e offesa, prevista dalla legge attualmente in vigore. Il ddl Romeo introduce anche un inasprimento delle pene per i reati di furto, scippo e rapina. Per chi entra in un’abitazione per rubare la pena proposta è la reclusione da cinque anni a otto anni, mentre oggi si va da un minino di un anno a un massimo di sei.

L’iniziativa popolare

Il testo di iniziativa popolare, riproposto dopo le scorse elezioni, punta a inasprire la pena per la violazione di domicilio portandola da due a sei anni di reclusione. Inoltre interviene sull’articolo 55, evidenziando come non sussista «eccesso colposo in legittima difesa quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’articolo 52». Questa proposta ha come vincolo del nuovo regolamento del Senato il dover essere incardinata entro e non oltre un mese dall’assegnazione.

Legittima difesa, la nuova legge
I confini della legittima difesa

I due testi di Forza Italia

Forza Italia ha presentato due testi. Il primo prevede che l’offesa sia valutata «così come percepita dall’aggredito al momento dell’insorgenza del pericolo» ed esclude la punibilità qualora il fatto sia stato commesso «per concitazione o paura». Il secondo richiede una modifica dell’art. 50 per quel che riguarda la proporzionalità dell’offesa. «La colpa è esclusa quando l’eccesso sia dovuto al condizionamento psicologico determinato dal comportamento verso il quale la reazione sia diretto», si legge.

La legittima difesa secondo Fratelli d’Italia

L’ultima proposta è quella presentata da Fratelli d’Italia e di cui è primo firmatario l’ex ministro Ignazio La Russa. «Per noi la difesa in casa propria o nel luogo di lavoro è sempre legittima. Chi si difende non può essere processato così come chi aggredisce non può avere sconti di pena e men che meno può avanzare richieste di risarcimento», ha spiegato La Russa. Il testo modifica l’articolo 52, riconoscendo la legittima difesa anche quando il fatto avvenga nelle immediate vicinanze dei luoghi indicati dalla legge, nel caso in cui «risulti chiara l’intenzione di volersi introdurre negli stessi con violenza».

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