25 luglio 2018 - 18:35

Corano nelle scuole: Laura Boldrini smaschera la fake news del leghista Andrea Pagano (e minaccia querele)

L'ex presidente della Camera smaschera su Facebook la "bufala" legata alla proposta della Lega di appendere il crocifisso in tutti i luoghi pubblici

di Giuseppe Gaetano

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«Boldrini vuole il Corano nelle scuole. Questa bufala non l'ha scritta un troll qualunque ma un deputato della repubblica, il leghista siciliano Alessandro Pagano sul suo account». L'ex presidente della Camera Laura Boldrini è di nuovo alle prese con le fake news da smontare in Rete, un'attività estenuante e diventata ormai parallela a quella politica per l'attuale deputato di Leu. A spararla grossa stavolta è stato il succitato collega del partito di Matteo Salvini: «Boldrini non vuole i crocifissi a scuola - ha scritto sulla sua pagina Facebook -. Non c'è da stupirsi, lei avrebbe preferito la distribuzione del Corano». «Potete verificare voi stessi cosa ho detto a proposito del dibattito sul crocifisso obbligatorio nelle scuole» spiega la Boldrini, che in effetti ha semplicemente sostenuto che la priorità del sistema scolastico italiano sia la preparazione e la remunerazione dei docenti anziché l'esposizione di simboli religiosi. Che la Lega vorrebbe estendere a tutti i luoghi pubblici, inclusi i porti. Una discussione annosa, rispolverata dal governo Conte, che oppone a sinistra i sostenitori della laicità dello Stato, e a destra i fautori della tradizione culturale cattolica italiana.

La Boldrini prosegue: «Ma dopo la falsità sulla mia famiglia fatta circolare dall’allora capogruppo della Lega al Senato Gian Marco Centinaio - che ora è ministro della Repubblica! - vorrei ricordare a questi signori che la diffamazione è un reato». E si chiede:«I parlamentari leghisti, pagati dalla collettività, non dovrebbero impiegare il loro tempo a risolvere i problemi dei cittadini anziché diffondere fake news in Rete?». Lo scontro social tra l'ex portavoce Unhcr e i supporter di Lega e M5s va avanti da almeno 4 anni, dalla tristemente celebre sagoma postata sul blog di Beppe Grillo con la domanda "Che cosa faresti alla Boldrini in macchina?": da allora di insulti e attacchi personali, culminati l'anno scorso nella fake news sulla sorella morta, si è perso il conto.

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