31 luglio 2018 - 10:38

Chi è Giampaolo Rossi, possibile presidente Rai al posto di Foa

Forza Italia e Fratelli d’Italia, in caso di bocciatura del giornalista scelto da Lega e M5S, sarebbero pronti a votarlo in commissione di Vigilanza

di Valentina Iorio

Giampaolo Rossi (Imagoeconomica) Giampaolo Rossi (Imagoeconomica)
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Forza Italia, dopo aver ribadito il no alla nomina di Marcello Foa, vuole ripartire da un altro nome che potrebbe essere quello di Giampaolo Rossi, eletto in Vigilanza grazie ai voti degli azzurri e di Fratelli d’Italia. In commissione si vota il 1 agosto , dove serve la maggioranza dei due terzi, vale a dire 27 voti, che al momento Foa non ha. Il giornalista può contare solo su 23 voti, i 21 della maggioranza più due di Fdi, come ha annunciato la leader del partito Giorgia Meloni. Se Foa venisse bocciato, potrebbe decidere di dare le dimissioni. In questo caso il ministero dell’Economia dovrebbe indicare un nuovo nome e la partita si riaprirebbe. A quel punto la scelta potrebbe ricadere su uno degli attuali consiglieri e Rossi al momento sembra avere più possibilità degli altri.

Il blog sul «Giornale» e gli attacchi contro Mattarella

Classe 1966, Giampaolo Rossi è stato presidente di RaiNet dal 2004 al 2012. Dopo la laurea in Lettere alla Sapienza è stato membro del consiglio di amministrazione dell’istituzione Biblioteche di Roma e poi presidente della commissione cultura della Regione Lazio. È stato editorialista del Tempo e del Giornale, dove tiene un blog intitolato «L’Anarca». Nel suo ultimo post «Mbappé e Médine: il volto bello e quello mostruoso del multiculturalismo» contrappone i due giocatori simbolo della vittoria francese ai Mondiali a quelle che lui definisce «orde composte da giovani di colore che dalle banlieue sono “calati” nei centri città a rubare e distruggere». In un precedente post scriveva: «L’Europa sarà più africana, lo vuole l’élite», rivelando un profilo sovranista e anti-establishment non diverso da quello di Foa, con cui condivide anche gli attacchi a Mattarella, definito «un fantasma» che appare solo «per difendere migranti illegali».

«Il destino degli immigrati — sostiene su Twitter— è intimamente legato al nostro; non per le ragioni ipocrite dell’umanitarismo peloso. Ma perché siamo vittime degli stessi carnefici: i globalizzatori dell’élite che illudono loro di poter diventare come noi mentre cercano di far diventare noi come loro».

Sullo stesso account difende Francesca Totolo, l’autrice della bufala sulle unghie dipinte di Josepha, la migrante salvata da Open Arms. Nel suo post Rossi parlando della blogger dice: «La dama sovranista Francesca Totolo è una delle più scrupolose cacciatrici delle fake news del mainstream». In un altro commento invece attacca il settimanale Famiglia cristiana per la copertina dedicata al ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Il desiderio di «strappare la Rai all’élite»

«Oggi sono stato nominato nel CdA della #Rai. L’impegno è riconsegnare la più grande azienda culturale e informativa del Paese ai suoi legittimi proprietari: gli italiani. E strapparla dalle mani dell’élite autoreferenziale che l’ha tenuta per troppo tempo in ostaggio», ha annunciato su Twitter dopo la sua elezione. Commentando la nomina di Foa a presidente aveva aggiunto: «Un grande giornalista ed un uomo libero; due qualità per rilanciare un vero pluralismo dell’informazione nel tempo del Pensiero Unico. Felice di poter lavorare con lui nel prossimo Cda».

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