18 maggio 2018 - 10:36

Contratto di governo con la Lega? Via al voto on line sul sito M5S. Di Maio: «Fanno i conti della serva, ma le risorse ci sono»

Aperta la consultazione sulla piattaforma Rousseau: andrà avanti fino alle 20 di oggi. Nel weekend gli attivisti e portavoce M5S saranno nelle piazze italiane. Ma intanto se ne va Tridico ministro del welfare «in pectore» per divergenze sul contratto

di Valentina Santarpia

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Insieme a Milano per un'intera mattinata, ma senza incontrarsi. Matteo Salvini e Luigi Di Maio, a sei giorni di distanza, tornano entrambi nel capoluogo lombardo ma, questa volta, non c'è nessun faccia a faccia sebbene, ieri, fosse filtrata l'alta possibilità di un nuovo vertice. «I contatti tra i due, però, sono diversi e costanti», viene riferito da fonti pentastellate. Ma ciascun leader è impegnato a confrontarsi con la sua parte politica. Salvini, dopo aver fatto tappa a Monza a casa dell'imprenditore Bramini è andato al Consiglio Federale della Lega. Di Maio si attiva su Facebook, con un video in cui difende in diretta il contratto, che oggi fino alle 20 sarà sottoposto al voto online degli iscritti alla piattaforma Rousseau. Poi nel weekend gli attivisti e portavoce M5S saranno nelle piazze italiane per spiegare ai cittadini i contenuti del documento. «Se gli elettori diranno di sì al contratto che contiene tutti e 20 i punti chiave del programma Cinquestelle», allora «speriamo che l’esecutivo possa partire la prossima settimana», annuncia il leader del M5S. Qualche indizio per i ministri? «Alfonso Bonafede e Nicola Molteni della Lega hanno lavorato molto e bene sul capitolo della giustizia», dice Di Maio. E il presidente del Consiglio? « Ho sempre detto che se il problema sono io sono disponibile a non fare io il presidente del Consiglio Considero più importante - ha aggiunto - portare il nostro vero leader, cioè il programma, al governo del Paese». Punto cardine del programma, le risorse: «Qualcuno fa il conto della serva sul nostro programma e chiede dove sono le entrate. Sono nei margini in Ue che dobbiamo andarci a riprendere per poter spendere soldi», annuncia Di Maio.

Tridico: «Manca il ritorno all’articolo 18»

Ma intanto il Movimento è costretto a registrare una importante defezione, proprio a causa del «contratto» giudicato insoddisfacente: è quella di Pasquale Tridico, docente universitario a Roma Tre e indicato come ministro del welfare nella squadra di governo presentata prima del voto. «Nella nuova alleanza M5S-Lega non mi ritrovo per motivi ideologici, ho un’altra sensibilità e avrei preferito un’altra direzione. Il professore ha precisato di non aver visto la versione definitiva del contratto di governo ma in generale, riferendosi alle tematiche sul lavoro, ha spiegato che «non ci sono questioni che a me stavano più a cuore come l’articolo 18» o determinate modifiche «al Jobs Act. Io ero stato chiamato come tecnico» su punti precisi ma «dal momento che queste cose non ci sono è quasi naturale che io mi sfili».

«Tutti i punti riguardano il Sud»

Di Maio risponde intanto alle critiche più frequenti sul contratto. Una riguarda la poca attenzione al Meridione, ma lui rettifica: «Tutto il programma è ispirato a riduzione gap tra Nord e Sud. Tutti i punti del programma guardano al Sud. Perché non è che il Veneto e la Lombardia siano contente di essere le Regioni traino di tutto il Paese e tutte le altre Regioni in sofferenza, non è che siano contente di essere la locomotiva del nostro Paese, anche loro vorrebbero che le altre Regioni cominciassero a svilupparsi altrettanto».

Anche se «ci sono tante cose» che lo rendono «felice», Di Maio sa che il vero nodo sta nelle coperture, nei costi: ma assicura che la vera sfida sarà «aprire i bilanci dello Stato e «vedere quanti soldi ci sono»: «Chi sostiene che il contratto «costerà 130 - 170 mld di euro e ci chiede dove sono le entrate, sta sottovalutando i margini in Europa che dobbiamo andarci a riprendere per poter spendere soldi». Il capo del M5S respinge anche al mittente le osservazioni di chi parla di inutilità della consultazione: «Fa ridere che se il contratto di governo lo fanno i tedeschi sono credibili e se lo fanno M5S e Lega è una pagliacciata, se l’Spd fa un referendum sul contratto è bene e se lo facciamo noi siamo dei populisti». Critico il Pd.

Ma Di Maio attacca: «Fa ridere sentire che il Pd dire che è preoccupato per i risparmi degli italiani, voi che avete mandato sul lastrico centinaia di migliaia di risparmiatori italiani siete preoccupati?».

Di Maio agli iscritti: «A voi la decisione»

«Se voi deciderete che è la strada giusta da percorrere — promette Luigi Di Maio — nonostante quello che dicono tutti i giornaloni italiani e stranieri, nonostante qualche burocrate a Bruxelles, nonostante lo spread, allora come capo politico del Movimento 5 Stelle firmerò questo contratto per far finalmente partire il governo del cambiamento». Nel contratto «c’è la qualità della vita delle mamme che lavorano, ci sono i giovani della mia generazione che pensano al futuro, ci sono le famiglie in difficoltà, ci sono i lavoratori che hanno diritto a un salario dignitoso, gli insegnanti vittime di una riforma scellerata, gli italiani che sono emigrati all’estero, ci sono gli anziani che mantengono intere famiglie con la propria pensione, ci sono gli imprenditori che fanno grande il made in Italy, ci sono le forze dell’ordine che tutelano la nostra sicurezza, ci sono i pescatori, ci sono le vittime di reati di violenza che non devono essere lasciati soli dallo Stato», spiega Di Maio nel post e in un video in cui si ripercorrono le immagini della campagna elettorale del Movimento. Ma ci sono anche «lotta alla corruzione, mafia, conflitto di interessi e c’è l’agente provocatore con tutte le garanzie costituzionali. C’è il conflitto di interesse e si prevedono delle norme restrittive sul voto di scambio».

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