6 novembre 2018 - 20:13

Salvini: «Governo in crisi? Figuriamoci, la quadra sulla prescrizione si trova»

Il vicepremier in Senato alla vigilia del voto di fiducia sul dl sicurezza: «Stasera ho un vertice con rigatoni, ragù e Champions. Conte e Di Maio possono telefonarmi»

di Giuseppe Gaetano

Salvini: «Governo in crisi? Figuriamoci, la quadra sulla prescrizione si trova»
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«Se qualcuno fino all'altro ieri regalava permessi di soggiorno alla qualunque tanto pagano gli italiani, e se con questo decreto si sarà più seri, più europei, più rigorosi e selettivi, per me è motivo di vanto». Matteo Salvini è fiducioso sul voto finale al Senato sul decreto sicurezza e immigrazione, mercoledì mattina, su cui il governo ha posto la fiducia per superare lo scoglio degli emendamenti contrari dei dissidenti 5 Stelle e per evitare il soccorso di FI e FdI. E che rappresenta un test per la tenuta sia della maggioranza Lega-M5S che del Movimento con i suoi frondisti, capitanati dal comandante De Falco, a cui non piacciono tutte le misure del testo e che usciranno probabilmente dall'aula al momento del voto. Nonostante i nodi della prescrizione del condono, la serata del ministro dell'Interno si concluderà tranquillamente col calcio in tv: «Ma quale vertice! Io stasera ho un vertice con rigatoni, ragù e Champions». L'incontro a Palazzo Chigi col premier Conte e l'altro vicepremier Di Maio è dunque rinviato.

Il vertice saltato

«Li sento quotidianamente - dice Salvini -, non ho la necessità carnale di incontrarli ogni 24 ore, esiste il telefono, certe cose si possono risolvere al telefono». Il faccia a faccia potrebbe tenersi forse dopo il risultato della prova di Palazzo Madama. C'è il rischio di una crisi di governo? «Ma figuriamoci...» ribatte. «Una cosa alla volta - afferma -, fatemi a portare a casa sicurezza e immigrazione. Poi voglio avere processi veloci che bastonino corrotti e corruttori, non che 60 milioni di italiani abbiano un processo che non si sa quando finisce. Riformeremo giustizia e prescrizione? Sì. Sul come ci stiamo ancora lavorando, la quadra si trova. Ma oggi non mi occupo questo». «Sulla prescrizione ci riuniremo - assicura anche Conte -, non stiamo affatto litigando». Numeri alla mano, il disco verde di Palazzo Madama sembra scontato ma sul ddl anticorruzione i pentastellati tengono il punto chiedendo una prova di «lealtà» all'alleato leghista: «Sul decreto sicurezza abbiamo agito con serietà come su tutti gli altri provvedimenti , rispettando il contratto di governo - sostiene il capogruppo, Stefano Patuanelli -. E nel contratto è inserita a chiare lettere anche la sospensione della prescrizione: pene più severe non hanno senso se non sono anche certe. Sono sicuro che la notte porterà consiglio».

L'opposizione si astiene

Duro il Pd che parla di Consiglio dei ministri «fantasma»: «Abbiamo chiesto per ben due volte al ministro Riccardo Fraccaro quale Cdm, dove e in quale ora, ha autorizzato la decisione di porre la fiducia- attacca il dem Andrea Marcucci -. Ci ha detto che non era tenuto a dirlo». Critica anche Forza Italia, che annuncia una forma inedita di protesta: al momento del voto nominale, passando sotto il banco della Presidenza, i senatori azzurri reciteranno la formula «Sono presente ma non voto», a sottolineare il dissenso al governo ma non al provvedimento, che senza fiducia avrebbero approvato. Esattamente come i colleghi di Fratelli d'Italia.

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