12 novembre 2018 - 21:42

Palermo, il capogruppo Forello (M5S) critica Di Maio sui giornalisti-sciacalli: cacciato via Facebook

Ex candidato sindaco, ha ricevuto la comunicazione via Facebook. Sostituzione decisa senza consultazioni né assemblee. Al suo posto Antonio Randazzo

di Felice Cavallaro

Ugo Forello (Ansa) Ugo Forello (Ansa)
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Ha solo detto che definire i giornalisti «sciacalli e p...» non sta bene criticando il vicepremier Luigi Di Maio e nel giro di ventiquattro ore il capogruppo dei grillini al Comune di Palermo è stato sostituito. Effetto immediato di una decisione maturata ai vertici del movimento Cinque Stelle pur senza un’assemblea, una consultazione, un giro di telefonate, come si lamenta la vittima di queste improvvise porte girevoli, Ugo Forello, l’avvocato di Addiopizzo, candidato pentastellato (perdente) a sindaco: «Ho saputo della sostituzione leggendo Facebook». I consiglieri comunali e di circoscrizione del Movimento si sono affrettati a condividere un post annunciando la nomina del sostituto, Antonio Randazzo, con una fredda postilla: «Ringraziamo per il lavoro svolto il consigliere Ugo Forello». Senza una motivazione o un cenno critico.

«Roba da tempi bui»

E lui, diventato protagonista di una battaglia interna ai CinqueStelle quando fu fatta fuori la cordata dell’ex deputato Riccardo Nuti per la storia delle cosiddette «firme false», replica sorpreso a quanti parlano di «una rotazione annunciata»: «Se ne era discusso in passato, ma non siamo mai entrati nel dettaglio. Ed era ovvio per tutti che sarei rimasto alla guida del gruppo consiliare fino al voto sul bilancio. Ecco perché considero questa decisione una epurazione vecchio stampo, roba da tempi bui». Vittorioso nella corsa alle primarie interne al Movimento contro il poliziotto Igor Gelarda poi transitato nella Lega, Forello per la candidatura a sindaco non riuscì a battere Leoluca Orlando e rimase dietro pure all’ex pd Fabrizio Ferrandelli.

«Giornalisti essenziali per la democrazia»

Sembrava uno dei cavalli di punta della scuderia grillina, ma quando in estate Forello cominciò a prendere le distanze dalle linee guida di Salvini contestando il ministro dell’Interno in occasione del divieto di sbarco ai profughi della nave Diciotti, scattò il primo vero dissenso con il colonnello siciliano di Di Maio, il deputato regionale Giancarlo Cancelleri. La presa di distanza dagli improperi rovesciati sui mass media dopo l’assoluzione di Virgina Raggi ha fatto il resto. E dire che lo stesso Forello aveva sempre difeso la sindaca di Roma definendola «vittima di attacchi ingiusti», ma convinto che governo e partito adesso sbaglino: «Difenderò sempre una categoria come quella dei giornalisti, essenziale in una democrazia».

Accusato di «scarso senso di appartenenza»

Dribbla sulla polemica fra stampa e Di Maio il prescelto, Antonio Randazzo, da Forello classificato come «amico di Cancelleri», ma pronto pure lui all’attacco: «Forello spesso non ha concordato col gruppo le posizioni da assumere in consiglio comunale. Mentre il nostro statuto prevede che su ogni tema si voti all’interno del nostro gruppo e si decida quindi a maggioranza una linea che poi diventa unitaria. Ecco perché ci aspettavano un maggior senso di appartenenza da lui». Prova che la battaglia interna ai CinqueStelle potrebbe avere sviluppi. Anche perché non è comunque isolata la posizione di Forello, mass media a parte, su un altro fronte spinoso, quello del decreto Sicurezza, con ripetute critiche soprattutto a Salvini.

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