17 novembre 2018 - 14:35

Salvini a Di Battista: «Mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala». Sui rifiuti scontro aperto

Il leader leghista: i rifiuti devono produrre ricchezza. Ma i Cinquestelle ribadiscono: il tema non è nel contratto di governo. Posizioni sempre distanti anche sulle infrastrutture

di Claudio Del Frate

Salvini a Di Battista: «Mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala». Sui rifiuti scontro aperto
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Guerra di parole a distanza, un affondo e poi le parole tranquillizzanti: i leader del governo stanno vivendo il weekend da separati, ognuno preso dai suoi impegni. Ma con il passare delle ore continuano le scaramucce dialettiche. Ultima in ordine di tempo quella di Matteo Salvini che non risparmia sarcasmo nei confronti del sempre più presente Alessandro Di Battista: «Lo invidio, mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala». Parole che tengono viva la polemica a distanza tra leghisti e pentastellati sugli inceneritori. Ognuno resta sulle sue posizioni (favorevole Salvini, contrario Di Maio) anche se il ministro dell’interno, riferendosi alla visita che esponenti di governo compiranno tra poche ore nella Terra dei Fuochi assicura che alla fine un’intesa sull’argomento si troverà.

Di qua e di là dell’Oceano

Facendo riferimento proprio al tema dei rifiuti in Campania, Di Battista aveva «richiamato»con un messaggio dall’America Latina, dove sta trascorrendo un anno sabbatico l’alleato di governo ricordando anche lui che nel contratto di governo non c’è alcun riferimento ai nuovi inceneritori. «Sto seguendo riga per riga l’impegno che ho preso con gli italiani, e invidio Di Battista che mi redarguisce dalle spiagge del Guatemala» gli ha risposto Salvini uscendo dall’assemblea degli artigiani della Cna a Milano. Smorzando però un attimo dopo i toni a assicurando che il governo continuerà a lavorare bene per i prossimi cinque anni.

Rifiuti, Tap e Tav

Sui rifiuti, però Salvini ha rimarcato la posizione che lo distanzia dai Cinquestelle: «Se hanno fatto finta di niente per trent’anni, io non sono al governo per fare finta di niente. I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza e non producendo i roghi tossici che avvelenano e ammazzano» ha dichiarato sempre all’assemblea della Cna. Una posizione pragmatica e che riavvicina Salvini al suo elettorato di riferimento il Nord che mal sopporta di dover smaltire i rifiuti anche per conto del Sud che non ha mai voluto gli inceneritori. Guarda caso, sempre nelle dichiarazioni odierne, il vicepremier leghista si è detto soddisfatto di quanto sta avvenendo sul fronte della Tap, altro «rospo» che gli alleati di governo hanno dovuto mandare giù: «Sulle infrastrutture, lo dico agli amici di governo con cui ho firmato un contratto, quando prendo un impegno do l’anima e il sangue per arrivare in fondo. Poi però la realtà cambia. C’è bisogno di andare avanti, non ci si può fermare. Sono contento che siano ripresi i lavori della Tap. Se c’è una struttura cominciata, io preferisco finirla che lasciarla lì». Parole che potrebbero essere pronunciate uguali uguali anche per la Tav Torino-Lione.

Fico e Di Maio non cedono

Non hanno contribuito ad abbassare il grado di tensione nè la situazione della raccolta dei rifiuti in Campania, di nuovo problematica (a Torre del Greco sono stati dati alle fiamme cumuli di immondizia non raccolta) nè le parole arrivate nel pomeriggio da due esponenti pentastellati, il presidente della Camera Roberto Fico e il vicepremier Luigi Di Maio: «Non vogliamo, non dobbiamo e non possiamo tornare indietro. Abbiamo l’imperativo morale di andare avanti, proprio per tutelare la salute di tutte le persone che abitano la mia terra» ha scritto il primo su Facebook. «La grande sensibilità di Gianroberto Casaleggio per l’ambiente è nel nostro contratto di governo: c’è l’economia circolare, ci sono i cicli virtuosi dei rifiuti, c’è il grande sviluppo delle tecnologie alternative per l’energia rinnovabile e c’è il graduale spegnimento degli inceneritori» ha rincarato la dose Di Maio.

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