29 novembre 2018 - 21:58

I vigili urbani nel terreno dei Di Maio. «Opere abusive e rifiuti sotto sequestro»

A Mariglianella le verifiche del Comune. Salvini solidale con l’alleato: è un linciaggio. «Si tratta di opere abusive visto che non risultano in nessun documento degli uffici comunali», spiega il sindaco forzista Felice Di Maiolo

di Simona Brandolini e Fabio Postiglione

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Né Antonio Di Maio, né la sorella Giovanna, sono presenti quando, di buon mattino, i vigili urbani di Mariglianella con un tecnico di parte aprono i cancelli del terreno di proprietà della famiglia del vicepremier e ministro del Lavoro. Il padre e la zia di Luigi Di Maio hanno preferito mandare un delegato. Al termine del sopralluogo, il comandante dei vigili, Andrea Mandanici, annuncia: «Abbiamo sequestrato delle aree per la presenza dei rifiuti inerti e abbiamo preso le misure sugli immobili presenti per le verifiche con l’ufficio tecnico». In realtà c’è stato un sequestro parziale su tre aree per abbandono di rifiuti e sono scattati i sigilli per quattro dei cinque manufatti presenti nel terreno di Di Maio.

«Controlli quotidiani»

«Si tratta di opere abusive visto che non risultano in nessun documento degli uffici comunali», spiega il sindaco forzista Felice Di Maiolo. Questa mattina la relazione tecnica, sigillata, verrà portata in Procura a Nola, dove è già stato aperto un fascicolo. Ma si respira una strana aria a Mariglianella, comune dove tutti si conoscono e tutti sanno tutto di tutti. Così il nemico sono i cronisti, anche insultati: «Non toccate la famiglia Di Maio, che ha fatto solo del bene». Il primo cittadino, seppur di Forza Italia si scapicolla a dire che «i controlli qui sono quotidiani. I vigili ogni giorno svolgono verifiche. Anche io personalmente passeggiando a piedi controllo», che suona come un’excusatio non petita. E poi aggiunge riferendosi ai Di Maio: «I nostri ex concittadini sono persone perbene e quindi comunque vadano le verifiche bisogna avere rispetto».

Toninelli: «Giusto fare accertamenti»

Ex concittadini perché Antonio e Giovanna sono originari di questo paesino, vicino alla più nota Pomigliano d’Arco. Non a caso la sede legale della società di famiglia, la Ardima costruzioni (intestata alla mamma del vicepremier Paolina Esposito), era proprio in via Umberto I al civico 69. Un budello che porta a un terreno, dove c’è anche un campo di calcio utilizzato dalla scuola calcio di Mariglianella. Da Bruxelles Luigi di Maio, reagisce: «Per quello che ne so io di quello che è accaduto stamattina c’è stato questo sopralluogo da parte della municipale di Mariglianella nella campagna di mio padre dove sono stati posti sotto sequestro dei materiali come secchi, bidoni, una carriola, dei calcinacci e un telo in plexiglass. Si stanno facendo accertamenti sugli edifici, sono terreni di mio padre e di sua sorella che vive al Nord». Si schiera l’altro vicepremier Matteo Salvini:«Ho mandato un messaggio a Di Maio, oltre ad essere un collega è un amico, lo stanno sottoponendo a un linciaggio mediatico. Io mi fido di Luigi, la vita privata secondo me deve rimanere fuori, papà, mamma, sorelle, fidanzate fuori». Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli attacca: «È giusto fare accertamenti, ma non scadere nel ridicolo». E il leader Beppe Grillo, in una telefonata con il grillino Elio Lannutti: «Ignorateli, tanto si fanno male da soli».

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