11 ottobre 2018 - 19:18

La comunità ebraica di Roma: «No a istituti negazionisti alla Camera»

La condanna all’invito in Aula degli iraniani Bidgdeli e Jami, esponenti del negazionismo: «Gravità inaudita la presenza». L’azzurro Orsini, membro della Commissione Esteri: «Inopportuno dare voce»

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«Nel pomeriggio di ieri la Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha ospitato in seduta informale Alireza Bigdeli e Morteza Jami, rispettivamente membro e vicepresidente dell’Institute for Political and International Studies. Istituto iraniano che nel 2006 ha organizzato a Teheran la conferenza sul negazionismo dell’Olocausto, (l’International Conference to Review the Global Vision of the Holocaust)», si legge in una nota la Comunità Ebraica di Roma. «Solamente la scorsa settimana la Camera — continua — aveva votato una serie di mozioni per contrastare le vecchie e nuove forme di antisemitismo, il tutto mentre ci troviamo a pochi giorni dal settantacinquesimo anniversario della deportazione degli ebrei di Roma. È un fatto di una gravità inaudita che le stesse istituzioni che hanno votato una legge sul negazionismo abbiano potuto ospitare un’istituzione di questo tipo. Le aule del Parlamento italiano, simbolo della democrazia di questo Paese, dovrebbero servire per promuovere i valori di libertà e rispetto e non fornire accoglienza a chi nega la storia».

«Condivido la preoccupazione e l’amarezza espresse dalla Comunità Ebraica di Roma», ha ribadito Andrea Orsini, membro della Commissione Esteri della Camera dei deputati. «Personalmente, come membro della Commissione Esteri, non ho ritenuto opportuno partecipare all’incontro, che mi pare in contraddizione con l’impegno tante volte ribadito dalla Camera dei deputati contro ogni forma di antisemitismo. Non credo che dare voce ai negazionisti di Teheran contribuisca né alla causa della pace, né della libertà e della democrazia in Iran: lo ritengo invece un gesto inutilmente oltraggioso della memoria delle vittime della Shoah».

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