20 ottobre 2018 - 16:35

Leopolda, Bonolis: «Salvini e Di Maio come Totò e Peppino». Minniti: «Io candidato alla segreteria? Al momento no»

Maria Elena Boschi: «Con questo governo rischiamo la recessione, come italiana mi auguro di no, ma loro sono incompetenti e irresponsabili»

di Franco Stefanoni

Paolo Bonolis alla Leopolda (Imagoeconomica) Paolo Bonolis alla Leopolda (Imagoeconomica)
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Alla Leopolda di Firenze, Marco Minniti, tra i papabili a una candidatura alla prossima segreteria del Pd, alla domanda «vogliamo sapere tutti se ti candidi», di Enrico Lucci, giornalista e conduttore televisivo con la trasmissione Nemo, su rai2, ha risposto: «Al momento no». «Sono qui per ascoltare, non per parlare», ha aggiunto. Il deputato dem ha precisato che scioglierà la sua riserva sulla possibile candidatura alla segreteria dem nei primi giorni di novembre, dopo la conferenza programmatica del partito di fine ottobre a Milano.

Bonolis: «Matteo, ti regalo un poncho»

In precedenza, nel talk show preparato sul palco con Matteo Renzi conduttore, era intervenuto Paolo Bonolis secondo il quale «nella commedia all’italiana abbiamo avuto grandi coppie comiche come Totò e Peppino o Franco e Ciccio, ora abbiamo Salvini e Di Maio». Per il presentatore romano, che a Renzi ha regalato un poncho dicendo: «Questo è un poncho degli Inti-Illimani, così c’ha ancora qualcosa di sinistra»,«anche loro (Di Maio e Salvini, ndr) hanno il tormentone, come le grandi coppie comiche: per loro sono i migranti». «Loro usano il decreto in maniera definitiva, la povertà non esiste più, come le buche a Roma...». Poi Bonolis ha ironizzato anche su Renzi. «Mi dicono che si frega il ciambellone al Senato», dice.. «È vero, è un atto di resistenza civile, mi avete mandato lì - ha risposto Renzi - ma io pago». «Te, D’Alema e Bersani, te ricordi il pezzo che come trio facevate sulla rottamazione? - ha scherzato Bonolis accennando la cadenza romanesca - Ammazza quanto faceva ride!».

Boschi: «Servirebbero tante Leopolde»

Prima dell’intervento sul palco di Bonolis, la discussione a margine della Leopolda ha visto coinvolti alcuni esponenti del Pd. La deputata Maria Elena Boschi, per esempio: «Alla Leopolda il congresso non è in discussione, non si parla di Pd, ma da sempre: sono 9 anni che facciamo la Leopolda, si parla del Paese, delle esperienze sul territorio, con tanti cittadini che hanno voglia di raccontare la loro esperienza. Come Pd avremo la conferenza programmatica la prossima settimana a Milano, e ci sarà un congresso che il segretario Martina dovrà dirci quando sarà». «C’è una bellissima partecipazione», ha detto anche, «gente che arriva da tutta Italia a proprie spese, migliaia di persone che stanno discutendo da stamattina su tanti temi, ieri sera abbiamo fatto l’una qui dentro a discutere di nuove proposte. Penso che sia bellissimo, servirebbero tante Leopolde in più per ripartire con entusiasmo».

«Governo incompetente e irresponsabile»

Al secondo giorno della kermesse dem (ieri era il giorno della contromanovre di Renzi-Padoan), la Boschi è intervenuta su quanto sta accadendo con il governo guidato da Giuseppe Conte. «Il problema è che chi ci sta governando non solo è incompetente, è irresponsabile», ha detto, «e quindi non si stanno preoccupando del fatto che ci stanno mandando a sbattere». «Da italiana mi auguro che questo non succeda, perché nessuno gioca contro il nostro Paese. Noi speriamo ovviamente che ci possano essere delle correzioni a una manovra che purtroppo sta impoverendo imprese e famiglie, e che rischia per colpa della Lega e del M5s di far tornare in una crisi economica profonda il nostro Paese, addirittura in recessione. Io spero che non succeda, da italiana me lo auguro. Come Pd all’opposizione faremo la nostra parte».

L’elogio di Gori a Minniti

Il sindaco Pd di Bergamo Giorgio Gori elogia Marco Minniti per la sua azione sull’immigrazione e la platea della Leopolda - anche oggi gremita - dedica un forte applauso all’ex ministro dell’Interno, atteso nel pomeriggio, che i renziani vorrebbero candidato alla segreteria del partito. «I rimpatri sono diminuiti rispetto a quando governavamo noi - ha detto Gori -, altro che 500 mila rimpatriati il giorno dopo le elezioni come promesso da Salvini. Gli sbarchi non sono più un’emergenza, saranno stati solo 20 mila a fine anno. Ma si vuole tenere alta l’emergenza creando nuovi irregolari con il decreto Salvini». La mattinata della Leopolda è dedicata ai sindaci, molti dei quali hanno firmato un appello chiedendo a Minniti di candidarsi. Gori ha presentato il progetto di accoglienza dei migranti che il Comune di Bergamo porta avanti, che prevede tra l’altro almeno 100 ore di volontariato certificato, «che ho presentato al vescovo di Bergamo e al presidente di Confindustria, perché prevede dei tirocini in aziende, dopo un momento di orientamento».

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