21 ottobre 2018 - 21:16

Risultati elezioni Trentino 2018, a Trento avanti il centrodestra e Lega primo partito. A Bolzano exploit dell’ex grillino

Al via lo spoglio a Trento: davanti il candidato sostenuto dalla coalizione di Salvini Maurizio Fugatti. In Alto Adige traballa la corazzata Svp, crisi del Pd e Carroccio verso la vicepresidenza. Exploit del dissidente 5 Stelle

di Marco Angelucci

Risultati elezioni Trentino 2018,  a Trento   avanti il centrodestra e Lega primo  partito. A Bolzano exploit dell’ex grillino
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Il nuovo governatore del Trentino è Maurizio Fugatti (Lega), attuale sottosegretario alla Salute nel governo Conte. È stato eletto con il 46,74% dei consensi (124.590 voti, di cui 3.684 solo al presidente). A sostenerlo c’è stata una coalizione formata da nove partiti, di centrodestra e autonomisti (Lega, Fi, Udc, Fdi Progetto Trentino, Agire per il Trentino, Civica Trentino, Fassa, Ap), che gli ha permesso di sorpassare Giorgio Tonini (del centrosinistra) al 24,72%, Ugo Rossi (Lista civica) al 12,47%, Filippo Degasperi (M5S) al 7,03%. Il Trentino chiude così vent’anni di monopolio del centrosinistra autonomista. La Lega è il primo partito in Trentino col 27,09% raggiunto alle elezioni provinciali di ieri. A seguire il Pd, col 13,93%, il Patt col 12,59% e il M5s col 7,23%. Il risultato dello scrutinio presenta dunque una situazione sostanzialmente ribaltata rispetto alle consultazioni provinciali del 2013, quando il primo partito era il Pd, oltre il 22%, il Patt era al 17,55%, la Lega poco sopra il 6% e il M5s non era arrivato al 6%.«Lega da record. Non ci poteva essere un lunedì migliore con Fugatti presidente», ha commentato il presidente del Friuli Venezia Giulia, il leghista Massimiliano Fedriga (qui, i risultati dello spoglio).

«Ho sentito Salvini, era contento e mi ha detto di stare coi piedi per terra finché non ci sono i risultati definitivi». «Questo voto - ha ribadito Fugatti - legittima ulteriormente la Lega nel governo in Italia e in sede europea». Per il vicepremier leghista, quelle in Trentino Alto Adige «sono le prime elezioni vere dopo 4 mesi di massacro mediatico»:Salvini ha aggiunto che «a Trento e Bolzano c’è gente che sa far di conto» e quindi il risultato del Carroccio «vuol dire che è soddisfatta di quello che la Lega ha fatto nei primi quattro mesi».

In merito poi dell’incompatibilità del ruolo di sottosegretario alla Salute, che Maurizio Fugatti ricopre nel governo Conte, con quello di governatore del Trentino, che i risultati delle elezioni provinciali stanno per assegnargli, l’interessato chiarisce: «In settimana ne parlerò con Salvini, per valutare il da farsi».

Intanto in Alto Adige traballa la corazzata Svp che scende al 41,9% e cresce ancora la Lega che nei quartieri popolari di Bolzano diventa il primo partito sfiorando il 30% e cancellando sia Forza Italia sia Fratelli d’Italia che qui avevano una delle loro roccaforti. A livello provinciale il Carroccio è il terzo partito con il 11,1%, dietro al movimento fondato dal dissidente grillino Paul Koellensperger al 15,2% (qui, il ritratto del personaggio). La sua uscita ha dissanguato i pentastellati che scendono al 2,4%. In leggero calo i Verdi che si confermano la prima forza del centrosinistra davanti ad un Pd in caduta libera. I dem si sono fermati al 3,8% e hanno dimezzato i voti dalle politiche.

È il governatore uscente Arno Kompatscher invece il campione delle preferenze alle provinciali in Alto Adige. Il rappresentante della Svp ha ricevuto 68.210 voti diretti, rispetto al 2013 questo significa comunque un calo di quasi 11.000. Kompatscher ha evidenziato che molte preferenze sono state annullate perché, in presenza di un altro candidato con il suo stesso cognome, mancava il nome di battesimo. Un balzo in avanti di oltre 19 mila preferenze lo fa il segretario Svp Philipp Achammer che arriva a 33.288. Paul Koellensperger la fa invece da padrone nella sua lista e conquista 29.530 voti diretti, nel 2013, quando si presentò con M5S, furono appena 1.304. Nella Lega il capolista Massimo Bessone con 4.398 preferenze stacca il secondo eletto Giuliano Vettorato (2.999). Ed è proprio Giuliano Vettorato, assessore a Laives, ad essere in pole position per fare il vicepresidente della Provincia. Una debacle è il risultato della capogruppo dei Freiheitlichen Ulli Mair che in cinque anni è scesa da quasi 31 mila a poco più di 9 mila preferenze. Clamoroso sorpasso nelle fila del Pd, dove l’assessore comunale Sandro Repetto con 2.562 voti diretti sorpassa il vice governatore uscente Christian Tommasini che rispetto al 2013 perde 4.662 preferenze e si ferma a 2.074, restando fuori dal consiglio.

Il doppio passaporto italo-austriaco per i sudtirolesi di certo non ha portato fortuna. I partiti della destra tedesca che lo rivendicano sono infatti usciti indeboliti dalle elezioni provinciali. I Freiheitlichen, partito gemello della Fpoe, promotrice dell’iniziativa nel governo Kurz a Vienna, scende dal 18 al 6,2%, mentre la Suedtiroler Freiheit, il partito fondato da Eva Klotz, dal 7,2 al 6%. Non è andata per niente bene per Andreas Poeder e la sua BuergerUnion che - nonostante una campagna elettorale puntata sul doppio passaporto e il movimento no vax - non è più presente in consiglio provinciale (dal 2,1% nel 2013 ora al 1,3%). Nelle ultime settimane la Suedtiroler Volkspartei aveva frenato sulla questione della cittadinanza austriaca per i sudtirolesi.

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