2 settembre 2018 - 10:23

M5s, il ritorno di Di Battista:
«Vedremo il vero volto della Lega»

L’intervento dell’ex deputato tra scenari futuri e giudizi sul governo

di Emanuele Buzzi

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Uno scatto insieme con il figlio, in viaggio, verso sud, postato solo qualche ore fa su Instagram. Ma sui social network Alessandro Di Battista annuncia anche il suo ritorno «virtuale» nel dibattito politico: «Ci vediamo domani», scrive. L’ex parlamentare Cinque Stelle, simbolo dell’ala movimentista del Movimento, torna alla ribalta per un intervento che segna un punto sul suo viaggio americano e sui primi mesi del governo legastellato. «Dibba» interviene in collegamento dal Guatemala alla Festa del Fatto Quotidiano e difende l’operato dei suoi ex colleghi di partito, puntando l’indice sulla tenuta del governo sul Carroccio sulla volontà o meno di cambiare il Paese. «La voglia di cambiare le cose, da parte della Lega, si vedrà sulla revoca della concessione ad Autostrade. Quello sarà un momento storico», dice Di Battista. «Ho sentito Giorgetti dire “vediamo”, ma il Movimento 5 stelle non arretra. Noi pensiamo che le autostrade debbano essere gestite dallo Stato». Poi la stoccata: «Vedremo se è una Lega maroniana nascosta sotto il volto di Salvini». Di Battista attacca poi il leader del Carroccio sulla questione della nave Diciotti: «Salvini si gioca la sua partita e la stampa lo attacca. Salvini lo vedete come si atteggia, dice `Processatemi´, dice che rischia 20 anni di galera... Ma cosa rischia? Non rischia nulla». «Non leggo i sondaggi, ma vedremo se la Lega sarà davvero al 30%...». Sempre in tema di migranti Di Battista chiarisce: «Per il M5S l’Africa non vuole accoglienza, non vuole passerelle... Questa è la battaglia del M5S ed è una battaglia diversa nelle modalità e nei toni dalla Lega»

Il M5S si è ammorbidito su Tap e Tav? «No, è evidente che quando uno fa campagna elettorale parla solo del proprio movimento, ma purtroppo non siamo al governo da soli, per cui bisognava fare per forza questo contratto. Ma è compito e dovere di una forza del 32% convincere il socio di minoranza». «Dubito che Trump abbia detto `o fate il Tap o vi mandiamo gli F16´. Un’Europa unita riesce a contrastare imperi che stanno crescendo molto, come Cina e India, o come Russia e Usa», aggiunge Di Battista. E ha poi conclude: «Trump c’ha la sua opinione, ma noi siamo l’Italia, non una succursale degli Stati Uniti d’America». E sulla visita di Di Maio in Egitto, si schiera con i leader M5S: «Per me visita ad Al Sisi andava fatta. Se dovessero rompersi i rapporti la verità su Giulio Regeni non ci sarà mai».

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