3 settembre 2018 - 18:37

Manovra, Salvini: «Sarà rispettosa di tutte le regole»

Il vicepremier spazza i dubbi sulla manovra del prossimo autunno: a destare allarme l’annuncio di voler portare il deficit fin quasi alla soglia del 3% in rapporto al Pil, fissata dalle regole europee

di Valentina Santarpia

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«Sarà una manovra economica rispettosa di tutte le regole che farà pagare meno tasse agli italiani». Lo afferma il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, lasciando Palazzo Chigi, mentre è ancora in corso il Consiglio dei Ministri. Un annuncio che ha subito fatto ripiegare il differenziale tra Btp e Bund tedesco: dopo essere salito fino a 291 punti base, lo spread ha chiuso in calo a 282 punti base. La prossima Finanziaria è il vero banco di prova del governo: anche la scelta di Fitch di abbassare le stime rinviando all’anno prossimo l’eventuale bocciatura è sicuramente una scelta d’attesa aspettando le decisioni del governo sulla Finanziaria. Entro il 27 settembre, il Parlamento dovrà ricevere la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza con le linee programmatiche per la manovra d’autunno. Il governo dovrà trasmettere il progetto di documento programmatico di bilancio a Bruxelles non oltre il 15 ottobre, e presentare la manovra alle Camere entro il 20 dello stesso mese. Ma le voci dei principali rappresentanti non vanno tutte nella stessa direzione. Dopo l’abbassamento dell’outlook sul debito italiano da stabile a negativo da parte dell’agenzia di rating Fitch, il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha ribadito l’impegno del governo sul mantenimento della disciplina sui conti pubblici. Mentre il capo politico dei 5 Stelle e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha aggiunto che dal 2019 dovrà partire il reddito di cittadinanza: un altro capitolo che potrebbe pesare sui conti pubblici italiani.

Il «patto» con l’Europa

Salvini si è invece detto pronto a portare il deficit fin quasi alla soglia del 3% in rapporto al Pil fissata dalle regole europee. «Negli ultimi cinque anni - ha sottolineato il vicepremier a Radio 24 - il debito pubblico è aumentato di 250 miliardi di euro, 50 miliardi all’anno, eppure sono stati fatti tutti i compitini a casa che l’Europa aveva assegnato e i mercati suggerivano: ma gli italiani non stanno meglio, forse a qualcuno può venire il dubbio... Bisogna fare quello che serve davvero agli italiani, mettere in sicurezza le scuole, le strade, i ponti, le ferrovie. Spendere 40 miliardi di euro, che sono quello che la Protezione civile quantifica per mettere in sicurezza dal rischio idrogeologico il nostro territorio, è o no una spesa utile per i nostri figli e per il nostro futuro? Se spendendo quei soldi resto sotto il 3% sono l’uomo più felice del mondo ma se per mettere in sicurezza il territorio devo ricalcolare uno 0,1% lo faccio».

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