12 settembre 2018 - 14:59

Milleproroghe, il governo pone la fiducia e insorgono le opposizioni. Il Pd occupa l’Aula della Camera

Le minoranze denunciano la legittimità dell’atto e protestano. I democratici: «È stato compiuto per la prima volta un atto eversivo». La replica: «Atto politico del governo»

di Paolo Decrestina

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Prima fiducia giallo-verde. Ed è bagarre: le opposizioni insorgono contro il Milleproroghe e il Pd occupa l’aula di Montecitorio. L’ufficialità arriva nel primissimo pomeriggio: giovedì alla Camera, alle 12.30, ci sarà la chiama dei deputati per la fiducia posta sul decreto che tanto ha fatto discutere. Lo ha deciso la Conferenza dei capigruppo. Non è invece stata fissata una data per il voto finale , che seguirà all’esame degli ordini del giorno, vista l’assenza di una intesa tra maggioranza e opposizioni, che annunciano la presentazione di centinaia di ordini del giorno per praticare l’ostruzionismo.

La reazione del Pd

La decisione però scatena la reazione del Pd: un folto numero di deputati democratici occupa l’Aula della Camera e alcuni di loro si siedono sui banchi del governo. La questione è proprio la legittimità dell’atto. I dem, come Fi e Fdi, sostengono che la fiducia è stata autorizzata dal Consiglio dei ministri del 24 luglio, prima che il decreto fosse firmato dal presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. «È molto grave avere posto la fiducia. Grave perché la legittimità dell’ atto è secondo noi inficiata dal fatto che il decreto non è ancora stato pubblicato - spiega il capogruppo Pd Graziano Delrio dopo la riunione dei presidenti alla Camera - C’è totale chiusura dalla maggioranza - sottolinea Delrio -. C’è un atteggiamento secondo noi illegittimo da parte del governo».

«Un atto eversivo»

Ancora più duro il commento degli altri democratici in Aula: «È stato compiuto per la prima volta un atto eversivo, mai vista una cosa del genere». Alessia Morani, annunciando che i dem continueranno l’occupazione finché non avranno una risposta sull’illegittimità ricorda che «quanto accaduto in Aula oggi è cosa inedita e inaudita. La presidente di turno Spadoni, a fronte degli interrogativi molto pertinenti del Pd sull’illegittimità della fiducia» non ha dato risposte, dimostrando «totale incapacità di dare delle risposte e in una inadeguatezza sconcertante della gestione dei lavori».

«Fiducia legittima»

Ma la replica della pentastellata Maria Elena Spadoni è altrettanto netta. «La fiducia è un atto politico del governo e la presidenza non può assolutamente sindacare la decisione del governo. La fiducia è legittimamente posta». È quindi intervenuta Forza Italia con Francesco Paolo Sisto, che ha chiesto a Spadoni di verificare la «legittimità» della fiducia, senza la quale sarebbe illegittima tutta la successiva procedura parlamentare. Idem Tommaso Foti di FdI: «la fiducia è stata autorizzata in data antecedente al decreto stesso ed è inoltre evidente che il testo è profondamente cambiato. Non si può chiedere la fiducia su un atto praticamente inesistente, come lo era il dl prima della sua pubblicazione in Gazzetta».

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