14 settembre 2018 - 20:47

Migranti, il Viminale accelera con la Tunisia: subito rimpatri sui charter

Verrà applicato l’accordo già esistente che prevede il trasferimento con i voli organizzati dalla Direzione immigrazione della polizia: due alla settimana per 40 posti ciascuno, con relativa scorta a bordo. I primi partiranno nelle prossime ore

di Fiorenza Sarzanini

(Ansa) (Ansa)
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Il primo charter con 40 migranti potrebbe partire tra poche ore. Gli altri voli decolleranno la prossima settimana fino a riportare in Tunisia i 180 stranieri sbarcati due giorni fa a Lampedusa. «Stiamo studiando misure innovative ed efficaci», aveva detto in mattinata il ministro dell’Interno Matteo Salvini. In realtà l’unica possibilità è applicare l’accordo con Tunisi che prevede appunto il trasferimento con i voli organizzati dalla Direzione immigrazione della polizia: due alla settimana per 40 posti ciascuno, con relativa scorta a bordo. La linea seguita in questo caso prevede però di non far passare nessuno per i centri di identificazione completando la procedura subito dopo l’approdo e prevedendo l’espulsione immediata.

Da Vienna - dove partecipa all’incontro con i ministri europei dell’Interno - Salvini spiega di aver «parlato con il collega tunisino per il mio prossimo viaggio. Stiamo lavorando, dopotutto la Tunisia non è un paese in conflitto». Attacca invece il governo maltese: «Ancora in questi minuti un Paese membro dell’Unione europea, Malta, se ne sta fregando dei suoi doveri e continua ad accompagnare barche cariche di migranti in acque italiane alla faccia della solidarietà europea».

Dichiarazioni che si riferiscono appunto a quanto accaduto due giorni fa, quando il centro di coordinamento aveva segnalato la presenza in mare di alcune imbarcazioni dirette verso la Sicilia. E il titolare del Viminale si era affidato a un messaggio su Facebook: «Almeno 7 di questi barchini veloci e con pochi immigrati a bordo, sono in questo momento in acque maltesi (62 persone). Queste non sono navi in difficoltà, questo è evidentemente traffico di esseri umani. Abbiamo contattato le autorità maltesi perché facciano il loro dovere, in caso contrario farò tutto il possibile perché i clandestini non sbarchino in Italia. Porti Chiusi e che mi indaghino pure».

Malta non ha risposto alle richieste italiane e qualche ora dopo i migranti sono arrivati in Sicilia. Le verifiche della polizia hanno accertato che si trattava di tunisini, forse ad eccezione di una famiglia di siriani, e sono stati avviati i contatti per il rimpatrio immediato. In questi casi la Direzione per l’immigrazione deve attivare la procedura di gara con le compagnie aeree e quando arriva l’offerta più vantaggiosa si prenota il volo che generalmente viaggia il lunedì e il giovedì. Fino a ieri sera Tunisi non aveva autorizzato un charter straordinario da far decollare subito, ma ha comunque accettato che si procedesse velocemente.

«Come arrivano se ne vanno», dichiara in serata Salvini consapevole che comunque l’accelerazione è stata possibile perché con la Tunisia c’è già un accordo che funziona. Un’intesa rafforzata nelle ultime settimane con la disponibilità del governo italiano a riparare le due navi da 35 metri da utilizzare per i pattugliamenti che erano state donate negli anni scorsi.

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