16 settembre 2018 - 19:09

Salvini: «Il reddito di cittadinanza? Non per stare sul divano». Di Maio: «La flat tax non aiuti i ricchi»

I vicepremier continuano a rimanere su posizioni distanti sulle due misure chiave per la Lega e il Movimento 5 Stelle

di Redazione Politica

shadow

Matteo Salvini continua a ripeterlo: «Sono tre mesi che i giornali dicono che c’è tensione tra me, Conte e Di Maio, ma stanno perdendo tempo, energia e denaro. Noi andiamo d’accordo su tutta la linea. Rimarremo al governo per 5 anni». E però pubblicamente i due vicepremier continuano a rimanere su posizioni distanti sulle due misure chiave per la Lega e il Movimento 5 Stelle: flat tax e reddito di cittadinanza. Ospite a Domenica Live su Canale 5 Salvini ha rivendicato la misura economica come il primo punto del suo partito per la manovra finanziaria: «Il mio obiettivo è che le partite Iva, quelle piccole, quelle che fatturano 65- 70-80mila euro, già dal prossimo anno paghino il 15% di tasse e non di più». Nelle stesse ore, in visita a Nola, Luigi Di Maio si è detto «d’accordo ad abbassare le tasse, chi è che non è d’accordo?» ma stabilendo dei paletti per gli alleati di governo: «La condizione che abbiamo posto alla Lega è che la flat tax non aiuti i ricchi, ma la classe media e le persone più disagiate che pagano le tasse da una vita. Se la flat tax sarà questo non avremo alcun problema a votarla, se significa abbassare le tasse e dare una possibilità di rilancio a una fascia di piccoli risparmiatori che in Italia hanno portato avanti le proprie famiglie o le proprie imprese con grandi difficoltà, nonostante lo Stato abbia aumentato loro continuamente balzelli, noi ci siamo in pieno».

Il reddito di cittadinanza

Sempre da Nola, il ministro M5S del Lavoro e dello Sviluppo economico ha rivendicato invece l’ obiettivo imprescindibile del Movimento per la manovra: «La prima misura, insieme alle infrastrutture, è sicuramente il reddito di cittadinanza. Non significa dare i soldi alle persone per stare sul divano. Noi che siamo del Sud ce li ricordiamo i soldi dati alle persone per stare sul divano in cambio di voti, proprio per questo vogliamo fare una misura totalmente diversa per dare alle persone l’opportunità di reinserirsi nel mondo del lavoro». Una risposta diretta alle dichiarazioni sul tema fatta dal collega Salvini poco prima a Domenica Live: «Il reddito di cittadinanza è nel contratto e si farà, se ne stanno occupando gli amici dei 5 Stelle. L’importante è che non sia un reddito per stare a casa a guardare la televisione. Ma rispetto quello che c’è nel contratto, se mi sono impegnato a fare quello per rispetto degli italiani che hanno votato M5S quello mi impegno a fare».

L’alleanza

Il leader della Lega ha comunque rivendicato nel salotto di Barbara D’Urso l’alleanza con i 5 Stelle: «La rifarei domani mattina, è gente seria, con voglia di lavorare». Ai cronisti che invece chiedevano a Di Maio se fosse preoccupato per il vertice di Salvini e Silvio Berlusconi stasera ad Arcore il leader M5S ha replicato secco: «No assolutamente, sono fatti loro, del centrodestra. Noi abbiamo un contratto da realizzare».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT