Italians di Beppe Severgnini 
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Milleproroghe, bagarre al Senato: il Pd occupa la commissione
Prima i senatori Dem abbandonano la seduta della commissione Bilancio, poi occupano la commissione Affari costituzionali. Il Parlamento? «Umiliato perché il governo ha fretta di approvare un provvedimento vergognoso come quello sui vaccini»
La maggioranza vuole accelerare, l’opposizione frenare: l’incidente è dietro l’angolo. Riprende oggi la maratona per approvare il Milleproroghe, il provvedimento che contiene- tra le altre cose- anche la proroga di un anno per le certificazioni sui vaccini e lo stop ai fondi per i bandi delle periferie. Ma il Pd è sul piede di guerra e denuncia: «La maggioranza M5S-Lega - dice il capogruppo dem Dario Parrini - passa da uno stato all’altro, il Parlamento è continuamente umiliato perché il governo ha fretta di approvare un provvedimento vergognoso come quello sui vaccini». Una denuncia non solo formale, ma che prende forma: prima il Pd abbandona la seduta in corso della commissione Bilancio del Senato, «per l’immotivata decisione del presidente Pesco di mettere in votazione subito 200 emendamenti». Poi i senatori occupano la Commissione Affari Costituzionali di palazzo Madama per protestare contro la decisione del presidente Stefano Borghesi di portare il testo in Aula oggi pomeriggio senza relatore. Infine, alle 18.30, può prendere il via nell’Aula del Senato l’esame del disegno di legge di conversione.
Alla Camera
Non è la prima azione di forza sul Milleproroghe, che la scorsa settimana ha avuto il via libera della Camera: già la scorsa settimana il Pd si era sollevato contro metodi e modi di approvazione del decreto. Occupando l’Aula di Montecitorio, i deputati avevano denunciato l’illegittimità della seduta fiume che aveva portato ad un rapido voto del decreto legge. «Noi stiamo occupando l’aula della prima commissione del Senato contro gli scippi di questo governo ai terremotati, alle periferie, ai bambini- scrive la senatrice Pd Simona Malpezzi su Twitter- Ci hanno scippato anche il tempo della discussione. Abbiamo provato a riprendercelo. #ScippiGialloverdi #milleproroghe #milleschifezze».