21 settembre 2018 - 09:35

Manovra, nuovo vertice del governo. Di Maio: «Berlusconi torna da Salvini? Come la moglie tradita...»

Nuova riunione: il premier Conte e il ministro Tria tentano di mediare tra Lega e M5S nel momento più delicato della discussione della manovra. Servono i soldi per il reddito di cittadinanza

di Redazione Politica

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Nuovo vertice sulla manovra in corso a Palazzo Chigi. La riunione è stata convocata dopo l’incontro della Lega Per fare il punto sulle proprie proposte economiche. Tra i presenti, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepremier Matteo Salvini, il ministro dell’Economia Giovanni Tria. Assente Luigi Di Maio, perché ancora impegnato nella missione in Cina, per il M5s ci sono il ministro Riccardo Fraccaro e il viceministro Laura Castelli. Presenti inoltre i ministri Enzo Moavero Milanesi, Paolo Savona e il viceministro Massimo Garavaglia. Si tratta dell’ennesimo confronto ad alta tensione nel governo, con il braccio di ferro in corso tra Lega e M5S per trovare le risorse necessarie per tentare di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale, a partire dal reddito di cittadinanza.

Al vertice, iniziato attorno alle 8 e convocato in vista del varo della nota di aggiornamento al Def, prende parte anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti. «Buongiorno amici — ha twittato Salvini poco prima della riunione — direzione ufficio per riunioni su sicurezza, immigrazione, tasse, pensioni giovani e lavoro. Poi Genova (per il Salone Nautico), poi Milano e poi ritorno a Roma: chi si ferma è perduto! Vi abbraccio e grazie per gli auguri che mi state mandando per San Matteo».

«È una situazione che già conoscevamo quando abbiamo fatto il contratto di governo. Noi con la Lega alle elezione regionali non ci vogliamo andare e neanche alle politiche e alle europee. Poi però è chiaro che due partiti come FI e FdI che insieme non fanno il 10% vogliano stare con Salvini», commenta il leader M5s Luigi Di Maio a Radio Anch’io su Radio1. «A me ricorda un po’ la moglie che torna dal marito anche se il marito continua a tradirla», aggiunge. «Io fino ad ora non ho mai pensato che ci fosse qualcuno in malafede di fronte al contratto di governo. Dalla mia parte c’è sempre stata lealtà e devo dire anche dalla loro», sottolinea con riferimento a Salvini e la Lega. «Ci siamo convinti che in politica, quello che si dice in campagna elettorale poi non si fa. Io non mi arrendo all’idea che quello che ho detto in campagna elettorale si debba fare e lo faremo», aggiunge il vicepremier Di Maio, a Radio1.

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