23 settembre 2018 - 10:38

Conte: «Fiducia in Tria? Io mi fido di tutti i ministri»

Il primo ministro risponde alle polemiche scatenate dall’audio del suo portavoce Casalino sul ministero dell’Economia

di Redazione Online

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Le critiche si susseguono da quando è stato pubblicato un audio dove si sente la voce del portavoce del primo ministro, Rocco Casalino, attaccare in modo diretto il ministero dell’Economia e in particolare quei tecnici — funzionari — che gestiscono il bilancio dello Stato. Una «vendetta», già pronta, nel caso in cui il ministro Tria non riuscisse a trovare i soldi per inserire nella Manovra il Reddito di Cittadinanza: «Partiranno i coltelli contro il Mef», dice al suo interlocutore, probabilmente un giornalista. A pubblicazione fatta, arriva subito il commento (arrabbiato) dell’interessato: «La pubblicazione viola il principio costituzionale di tutela della riservatezza delle comunicazioni e, se fosse accertato che sia stata volontariamente diffusa ad opera dei destinatari del messaggio, viola le più elementari regole deontologiche che impongono riserbo in questa tipologia di scambi di opinioni». E poi una nota del presidente del Consiglio: «Chiarito che trattasi di un messaggio privato, mi rifiuto finanche di entrare nel merito dei suoi contenuti. Ribadisco la piena fiducia del mio portavoce». Oggi, domenica 23 settembre, un nuovo commento. Giuseppe Conte, a margine delle celebrazioni dei 50 anni dalla morte di Padre Pio, risponde ai cronisti: «Certo, io ho fiducia in tutti i ministri. Ho letto di qualche polemica ma lasciano il tempo che trovano». E consiglia: «Andiamo oltre sterili polemiche, che di certo non aiutano. Vogliamo fare una manovra nell’interesse di tutti, realizzeremo tutti i punti significativi del programma annunciato ai cittadini, scrivendoli nel contratto di governo».

Dice (brevemente) la sua anche sugli altri temi caldi sulle scrivanie del governo. A cominciare, appunto, dal reddito di cittadinanza e dalla dichiarazione del ministro dello Sviluppo Economico Di Maio sul fatto che sarebbe una riforma a favore dei soli italiani: «Non entro nei dettagli, stiamo valutando tutti gli aspetti tecnici». Concorda con il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che in un’intervista al Corriere definisce la Manovra gialloverde «coraggiosa». E il premier all’aggettivo aggiunge anche che «non deve essere miracolosa, ma utile al Paese, seria, razionale, ben costruita». Ma sulla dichiarazione di Salvini di voler sforare nel rapporto deficit/Pil svia: «Non parlo di decimali». Poi aggiunge: «La burocrazia, le cosiddette strutture amministrative sono al servizio delle nostre iniziative, spetta a noi dare l’indirizzo, il dialogo è serrato». Assicurando che tutti «stiamo lavorando con estremo impegno. Abbiamo una manovra, abbiamo un decreto sulle emergenze e abbiamo necessità di intervenire con celerità perché ce lo chiede la gente, le persone che stanno soffrendo». Infine un punto su Genova, e sul decreto legge per iniziare la ricostruzione del poste: «Stiamo chiudendo il cerchio. Stiamo aspettando gli ultimi rilievi per trasmetterlo a brevissimo al Quirinale, perché possa andare in Gazzetta Ufficiale».

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