27 settembre 2018 - 12:01

Ermini (Pd) eletto vicepresidente Csm Il M5S insorge: le toghe fanno politica

Molto vicino a Renzi, è stato deputato per due legislature e responsabile Giustizia dei dem. «Ho chiesto la sospensione dal partito». Di Maio: «Dov’è l’indipendenza?»

di Franco Stefanoni

David Ermini con Sergio Mattarella (LaPresse) David Ermini con Sergio Mattarella (LaPresse)
shadow

David Ermini è il nuovo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura. Lo ha eletto il plenum dell’organismo con 13 voti alla terza votazione, quando per l’elezione era sufficiente la maggioranza semplice; 11 preferenze sono andate ad Alberto Maria Benedetti e 2 sono state le schede bianche. La nomina di Ermini, già deputato Pd, considerato fedelissimo di Matteo Renzi, non è stata apprezzata dalla maggioranza che ha subito evocato i fantasmi di una magistratura politicizzata. Non è però la prima volta che il vicepresidente — che per legge viene scelto tra i membri non togati del Csm —, è un ex parlamentare. Anzi, nella grande maggioranza dei casi è stato proprio un ex deputato o ex senatore a ricoprire l’incarico.

«Nessuna casacca»

«Quando veniamo qui - sono state le prime parole di Ermini al consiglio che lo ha eletto - ognuno di noi dismette la casacca che aveva un minuto prima e risponde solo alla legge e alla costituzione». Per questo, ha aggiunto «ho chiesto la sospensione dal partito politico, per avere la libertà dedicarmi a questo compito. «Il più sincero e vivo augurio di buon lavoro al vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura, David Ermini, al quale abbiamo ritenuto di dover accordare la nostra preferenza». Ad esprimerlo sono stati i cinque togati di Unicost, Gianluigi Morlini, Luigi Spina, Michele Ciambellini, Cochita Grillo e Marco Mancinetti. Autonomia e indipendenza, invece, ovvero il gruppo dei togati guidato da Piercamillo Davigo, con una nota formula «i migliori auguri» al nuovo vicepresidente del Csm ma rileva al tempo stesso che «la strettissima maggioranza con la quale è stato eletto l’avvocato Ermini ha diviso in due il Csm a causa della diretta provenienza del nuovo vicepresidente dalla politica, unico tra tutti i laici eletti dal Parlamento». «Sono caduti nel vuoto - nota la corrente - gli autorevolissimi auspici formulati nelle più alte sedi per non privilegiare, ancora una volta, un componente proveniente direttamente dalla politica».

Applausi pd alla Camera

Alla Camera, invece, il gruppo del Pd ha applaudito in Aula all’annuncio della presidenza dell’elezione del Csm. Qualche applauso anche dai banchi di Forza Italia, mentre i deputati degli altri gruppi sono rimasti fermi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è il presidente dell’organismo, si è congratulato: «Auguri al vicepresidente per il suo lavoro. Da questo momento inizia una nuova pagina del Csm, affidata al vicepresidente e all’intero Consiglio, che è un organo collegiale, che ha la responsabilità e i compiti affidati dalla Costituzione».

Cos’è il Csm: le funzioni e come è composto. I vicepresidenti? Quasi sempre dei politici
L’organo di autogoverno

Di Maio: «Ha lottato contro le intercettazioni»

Molte, però, le polemiche. All’elezione di Ermini, Luigi Di Maio ha reagito così via Facebook: «È incredibile! Avete letto? Questo renzianissimo deputato fiorentino del Pd è appena stato eletto presidente di fatto del Consiglio superiore della magistratura. Lo hanno votato magistrati di ruolo e membri espressi dal Parlamento. Ma dov’è l’indipendenza? E avevano pure il coraggio di accusare noi per Foa che non ha mai militato in nessun partito. È incredibile. Ermini è stato eletto a marzo, si è fatto 5 anni in parlamento con il Pd lottando contro le intercettazioni: la riforma che abbiamo bloccato era proprio la sua. Ora lo fanno pure presidente. Il Sistema è vivo e lotta contro di noi».

Bonafede: «Una parte delle toghe fa politica»

Dura anche la reazione del ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: «I magistrati del Csm hanno deciso di affidare la vice presidenza del loro organo di autonomia ad un esponente di primo piano del Pd, unico politico eletto in questa legislatura tra i laici del Csm. Da deputato mi sono sempre battuto affinché il Parlamento individuasse membri laici non esposti politicamente. Prendo atto che all’interno del Csm, c’è una parte maggioritaria di magistrati che ha deciso di fare politica!».

Renzi: «Allucinante, Ermini eletto al Csm anche da M5S»

Punto di scontro il fatto che Ermini era stato eletto mesi fa al Csm con oltre 700 voti parlamentari. Il che significa non solo con le preferenze del Pd, ma di un arco politico più ampio. «Di Maio urla che l’elezione del vicepresidente del Csm è un complotto di Renzi e del Pd. Allucinante», scrive a tal proposito su Facebook l’ex segretario Pd Matteo Renzi. E poi su Twitter: «Di Maio abolisce persino la logica, grida al complotto per Ermini al Csm e non ricorda che Ermini è stato eletto anche coi voti grillini (723!). Ermini è stato poi scelto dai giudici come vicepresidente. Per ora vige ancora la Costituzione, non la piattaforma #Rousseau».

Toghe progressiste: «Bonafede rischia di delegittimare il Csm»

Esprime invece «grande allarme» per gli «inappropriati interventi» del Ministro della Giustizia e del vicepremier Di Maio Cristina Ornano, segretario di Area, il gruppo che rappresenta le toghe progressiste. «In particolare le parole del Ministro della Giustizia esprimono una grave mancanza di rispetto e di senso istituzionale, che rischia di delegittimare la vicepresidenza ed il Consiglio Superiore della Magistratura, che, quale organo costituzionale di garanzia dell’indipendenza e autonomia della magistratura, deve essere invece preservato dallo scontro politico». Ornano esprime anche «vivo apprezzamento» per la scelta dei consiglieri del Csm di Area di votare per la vicepresidenza del Csm il professor Alberto Maria Benedetti, «il cui profilo per autorevolezza, preparazione, percorso professionale e autonomia dalla politica è parso rispondente al ruolo di garanzia istituzionale che la Costituzione e la legge assegnano alla vicepresidenza del Consiglio Superiore della Magistratura». «Prendiamo atto - aggiunge- che la maggioranza del Csm ha seguito altre indicazioni e valutazioni, dando preferenza alla figura di un politico professionale, espressione del partito politico che lo ha indicato. Confidiamo che il vicepresidente Ermini, cui facciamo auguri di buon lavoro, ormai investito di questo alto e delicato ruolo istituzionale, saprà esserne il migliore interprete, superando nei fatti le ragioni e le perplessità espresse da coloro che non ne hanno sostenuto la nomina».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT