27 settembre 2018 - 10:11

Il ritorno di Pecoraro Scanio che difende Casalino e punta su M5S

Per l’ex ministro nei governi Prodi e Amato potrebbe aprirsi la strada di una candidatura con i Cinque Stelle alle Europee del 2019 o alle Regionali in Campania del 2020

di Franco Stefanoni

(Ansa) (Ansa)
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Possibile ritorno sulla scena politica di Alfonso Pecoraro Scanio, sempre più vicino a M5S. In gioco potrebbe esserci una candidatura alle regionali in Campania del 2020 o alle Europee del maggio 2019. In un video pubblicato sul sito vicino ai Cinque Stelle, Cose che nessuno ti dirà di nocensura.com, l’ex ministro dell’Ambiente e delle Politiche agricole nei governi Prodi e Amato, nonché ex leader dei Verdi, ha difeso Rocco Casalino, portavoce del premier Giuseppe Conte, dopo l’audio in cui annunciava «megavendetta contro i dirigenti del ministero dell’Economia». Secondo Pecoraro Scanio: «La mia esperienza da ministro è stata emblematica sul fatto che ci sono sicuramente molti funzionari e molti direttori generali che sono di grande qualità e di grande qualità e di grande serietà e sono veri servitori dello Stato. Ma è altrettanto vero che negli anni, soprattutto in alcune strutture ministeriali, quelli che vengono chiamati i cosiddetti poteri forti hanno la capacità di boicottare e, a volte, addirittura di capovolgere le decisioni dei governi».

«Ho votato i Cinque Stelle»

Pecoraro Scanio, che dopo gli anni da politico era tornato alla professione di avvocato e poi di docente a Milano e a Roma (oggi presiede anche la Fondazione UniVerde) uscendo dalla vita pubblica a parte pochi episodi (nel maggio 2006, durante i funerali dei caduti a Nassiriya, molte le polemiche per una sua foto con Vasco Errani mentre rideva), aveva incontrato Casalino già nel giugno scorso in Senato e oggi è ritenuto molto in sintonia con gli ambienti campani «vicini a Di Maio». «Ho sollecitato Casalino a bocciare il trattato Ceta (Accordo economico e commerciale globale, ndr)», disse in quella circostanza, «ho fatto un po’ di lobbying. Che cosa ho votato il 4 marzo? M5S alla Camera, Leu al Senato. Li avevo già votati nel 2013. Io ero per un governo Pd-M5S, invece Renzi si è messo di traverso e ha consegnato l’Italia ai gialloverdi. I Cinque Stelle sono il partito più ecologista d’Europa. Ho chiesto anche a Savona di darmi una mano sul trattato Ceta. Il generale Costa era con me al ministero delle Politiche agricole». Sergio Costa, generale dei carabinieri attuale responsabile del ministero dell’Ambiente, un tempo lavorava nello staff di Pecoraro Scanio. Ma non è l’unico contatto tra passato e presente. Anche Vincenzo Spadafora, oggi sottosegretario alla presidenza del Consiglio, uomo chiave di Di Maio, vanta un passato nella segreteria di Pecoraro Scanio. A questi si aggiunge Fulvio Mamone Capria, attuale capo della segreteria di Costa, che è stato capo di gabinetto dell’ex leader dei Verdi quando, tra il 2001 e il 2001, aveva guidato il ministero dell’Ambiente.

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