6 aprile 2019 - 13:22

Il bisnipote del Duce: «Io, terzo Mussolini in politica: Dio, patria e famiglia, ma non sono fascista »

Caio Giulio Cesare Mussolini si candida con Fratelli d’Italia per le Europee: «Il mio cognome? Difficile da portare, ma ho sempre guardato avanti. Ora si valutino le mie competenze»

di Claudio Bozza

Il bisnipote del Duce: «Io, terzo Mussolini in politica: Dio, patria e famiglia, ma non sono fascista » Caio Giulio Cesare Mussolini con la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni
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Caio Giulio Cesare Mussolini, 50 anni, già ufficiale di Marina e poi rappresentante in Medio oriente di Finmeccanica, figlio di Guido e bisnipote del Duce ha deciso di candidarsi alle elezioni europee con Fratelli d’Italia. È il terzo Mussolini, nella storia della Repubblica, che si butta in politica dopo le cugine Alessandra (europarlamentare) e Rachele, eletta in Consiglio comunale a Roma.
Mussolini, lei è un manager affermato: perché la politica?
«Dopo tanti anni all’estero oggi vedo l’Italia in una situazione molto difficile dal punto di vista economico e sociale. Così ho deciso di impegnarmi, sperando che le mie competenze possano dare un contributo per risollevarci».
Cosa ha significato per lei, da bambino, chiamarsi «Mussolini»?
«Pensate che dopo 80 anni si continuano ad avere pregiudizi. “Mussolini” non è un cognome facile di portare, ma io ho sempre cercato di andare avanti indipendentemente da quello che c’è scritto sulla carta d’identità».
Oggi lei si candida alle elezioni europee con Fratelli d’Italia, puntando anche sul fatto che il suo è un cognome evocativo… O rischia di essere un’arma a doppio taglio?
«Chiedo di essere valutato di quello che ho fatto: prima tanti anni come ufficiale in Marina, poi l’esperienza da manager in Finmeccanica. Ho acquisito competenze che ora, tornato a casa, vorrei mettere al servizio del mio Paese».
Sul suo profilo Facebook ha una foto di Salvini con lo slogan «Dio, patria, famiglia».Perché FdI e non Lega?
«Fratelli d’Italia ha una storia di coerenza, portata avanti da Giorgia Meloni. Se c’è qualcuno che ora sta tentando di appropriarsi di questi valori è semmai la Lega».
Lei si sente fascista?
«Non sono fascista. Mio nonno diceva che i fascisti erano quelli che avevano combattuto in quel periodo. Io lascerei la storia agli storici. Io penso che continuare a rivangare il passato sia un errore. Dobbiamo pensare che il fascismo è morto con Mussolini. Io mi candiderò al Sud e questo territorio sarà la mia priorità».
E cosa pensa, invece, di chi si dichiara apertamente fascista, come CasaPound o Forza Nuova?
«Bisognerebbe chiederlo a loro».
Se fosse eletto al parlamento Ue su quale cosa si impegnerebbe subito?
«La priorità è quella dei fondi comunitari, specialmente nel campo agricoltura. Poi servono alternative per l’Italia: è inutile offrire il reddito di cittadinanza se poi non si approvano misure per creare lavoro».
Cosa pensa del governo italiano?
«Che è un governo innaturale. Non possono stare insieme due forze così diverse».
Il centrodestra dovrebbe riunirsi, con Salvini premier?
«È una necessità forte, e Fratelli d’Italia darà un contributo importare a questo progetto».
Lei è il terzo Mussolini che si butta in politica. Ora sua cugina Alessandra, lasciata Forza Italia, è senza partito...
«Abbiamo seguito due percorsi diversi. Io mi avvicino adesso alla politica e ritengo sia il momento giusto. Abbiamo un buon rapporto, ma storie diverse...».

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