7 aprile 2019 - 12:40

Vertice sovranista di Milano, la corte di Salvini agli euroscettici di 20 Paesi

Il tentativo del leader della Lega di formare un gruppo trasversale. Ma oggi la destra ha partiti nazionali divisi in tre raggruppamenti

di Franco Stefanoni

In alto da sinistra, Matteo Salvini, Jörg Meuthen, Kristian Thulesen Dahl e Jussi Halla-aho In alto da sinistra, Matteo Salvini, Jörg Meuthen, Kristian Thulesen Dahl e Jussi Halla-aho
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Reduce dall’incontro a Parigi con Marine Le Pen, Matteo Salvini prepara l’avvio ufficiale alla campagna elettorale e domani, lunedì 8 aprile, sarà a Milano per l’iniziativa «Verso l’Europa del buonsenso. I popoli rialzano la testa», alla quale parteciperanno alcuni dei futuri alleati della Lega per la conquista del parlamento Ue: dal tedesco Jörg Meuthen, portavoce federale di Alternative fur Deutschland al finlandese Olli Kotro (The Finns Party) fino al danese Anders Vistisen (Dansk Folkeparti). Per Salvini sarà l’occasione per lanciare un appello all’unità dei conservatori-sovranisti europei, al momento divisi a Strasburgo in tre gruppi (Enf, Efdd ed Ecr). Il leader leghista sta anche lavorando a una manifestazione sempre a Milano, che potrebbe tenersi in piazza Duomo il 18 maggio, per la chiusura della campagna elettorale: sul palco, oltre a Le Pen, le altre forze sovraniste in Ue.

Fronti divisi

Nei giorni scorsi, Matteo Salvini aveva detto di essere in contatto con una ventina di partiti di altrettanti Paesi europei tutti euroscettici e intenzionati a bloccare le politiche di austerità decise dalla Ue. Una prima conta si potrà fare domani alla presentazione del Manifesto dei sovranisti, all’Hotel Gallia di Milano, con Salvini padrone di casa. Ci saranno appunto i tedeschi dell’AfD (Alternative fur Deuschland), il Partito del popolo danese guidato da Kristian Thulesen Dahl e quello dei Veri finlandesi con a capo Jussi Halla-aho. In predicato lo spagnolo Vox di Santiago Abascal. Non ci saranno invece il Fidesz dell’ungherese Victor Orban in quanto già membro del Ppe, e Marine Le Pen a capo del Rassemblement national, che ha spiegato di aver delegato Salvini a rappresentare anche lei. Nelle intenzioni di Salvini, l’incontro di Milano servirebbe per saldare un progetto di internazionale dei partiti europei che hanno al centro la massima tutela nazionale, il cui scopo è poi allearsi con il Ppe e tagliando fuori i socialisti. Trovare adesioni non sarà semplice in un quadro di alleanze che vede i partiti di destra distribuiti nel Parlamento europeo in tre gruppi. Uno, l’Ecr (Conservatori e riformisti europei), tiene insieme conservatori inglesi, i polacchi del Pis, i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Un secondo, l’Enf (Europa delle nazioni e della libertà), vede uniti il Rassemblement national, la Lega e il Partito della libertà del vice cancelliere austriaco Heinz-Christian Strache. Un terzo, invece, s’identifica nel gruppo Europa delle libertà e della democrazia diretta rappresentato dallo Ukip di Nigel Farage.

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