24 aprile 2019 - 17:49

I clandestini in Italia? Non sono più 600.000. Salvini: «Al massimo 90.000»

Il ministro smentisce la cifra da lui stesso ribadita in più occasioni. Il M5S: «E’ anche nel contratto di governo». Ecco come è nata la stima monstre e perché è stata ridimensionata

di Claudio Del Frate

I clandestini in Italia? Non sono più 600.000. Salvini: «Al massimo 90.000»
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I migranti irregolari presenti sul territorio italiano? «il loro numero massimo stimabile è di 90mila»: la sorprende dichiarazione è stata fatta dal ministro dell’interno Matteo Salvini nel corso di una conferenza stampa al viminale. Sorprendente perché la cifra smentisce quella di 500-600.000 clandestini che era sempre stata fatta circolare un decine di dichiarazioni da salvini stesso. Al punto che tra le promesse elettorali pronunciate con maggiore frequenza del leader leghista c’era appunto quella di espellere 600.000 clandestini. E, come è stato fatto notare a botta calda da fonti del M5S «era la cifra fatta inserire proprio da Salvini nel contratto di governo.

La pagina del contratto di governo Lega-M5S sui clandestini in Italia La pagina del contratto di governo Lega-M5S sui clandestini in Italia

In 268.000 verso altri paesi Ue

Il dato è emerso in mezzo ad altri forniti dal vicepremier per fare il punto sulla situazione dei migranti in Italia. «Il numero massimo stimabile di irregolari presenti in Italia dal 2015 è di 90mila persone e non di 500-600mila come sostenuto finora» ha dichiarato Salvini. «Dal 2015 - ha aggiunto - sono sbarcati 478mila migranti: 268mila hanno lasciato l’Italia e sono «presenze certificate in Paesi Ue» e altri 119mila sono in accoglienza in Italia. Quelli di cui non c’è traccia sono 90mila: «Un numero molto più basso rispetto a quanto qualcuno va narrando in questi giorni» ha concluso.

Il M5S: «600.000 espulsioni in contratto governo»

In realtà come in molti hanno fatto immediatamente notare, tra chi ha sempre diffuso la cifra più alta c’è Salvini stesso. «Sorprendono le parole del ministro dell’Interno sui 90mila irregolari in Italia visto che fu proprio lui a scrivere nel contratto di governo il numero di 500mila irregolari. Che tra l’altro è il numero reale, confermato da molte organizzazioni. Non capiamo il senso di dover anche smentire ciò che è riportato nel contratto di governo, forse perché sui rimpatri ancora non è stato fatto nulla?». Lo sottolineano fonti del M5S replicando al vicepremier.

La genesi della cifra

Ma tra l’ipotesi massima di 600.000 «sans papier» e quella minima di 90.000 quale è la più veritiera? Il dato da cui partire è uno studio compiuto dall’Ismu, istituto che studia molto da vicino il fenomeno migratorio in Italia e che aveva stimato a 470.000 il numero degli stranieri irregolari. Gli stessi esperti precisavano tuttavia che si trattava di un calcolo astratto e che comprendeva ogni categoria di migranti sparito dai «radar»; il numero, ad esempio, includeva anche le badanti o gli operai extracomunitari che avevano perso il contratto di lavoro. Allo stesso tempo veniva fatto notare che i clandestini identificati in un anno sul territorio italiano dalle forze dell’ordine erano stati poco più di 30.000.

La realtà e la propaganda

In un periodo in cui l’immigrazione diventa la moneta più facile da spendere sul tavolo del consenso, la cifra più alta viene intercettata dal dibattito politico e rilanciata sui social, nei talk di politica, nei comizi come spauracchio in grado di mettere a repentaglio ordine pubblico e convivenza civile. Addirittura lievita a 600.000 e così arrotondato il numero viene messo nero su bianco nel contratto di governo. Va detto che qualcosa già non quadrava: ad esempio, in questi anni Francia e Germania, pur non avendo sbarchi, hanno registrato un alto numero di richiedenti asilo. Come è possibile? Con il cosiddetto fenomeno dei «secondi ingressi», vale a dire gli spostamenti de migranti all’interno del territorio della Ue: una migrazione confermata otra dalle parole dello stesso Salvini in conferenza stampa.

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