26 febbraio 2019 - 13:48

Di Maio annuncia la riorganizzazione del Movimento 5 Stelle: «Superare la regola dei due mandati»

In una conferenza stampa alla Camera, il ministro del Lavoro e vicepremier si è soffermato sul nuovo corso dei pentastellati. E al Senato scoppia la bagarre: Saccone di Forza Italia regala un gilet da steward a Di Maio: «Torni a lavorare»

di Redazione Online

Di Maio annuncia la riorganizzazione del Movimento 5 Stelle: «Superare la regola dei due mandati» (LaPresse)
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Per i consiglieri comunali M5s che intendono candidarsi in Consiglio regionale e in Parlamento non deve valere il vincolo dei due mandati. A indicarlo è il vicepremier e capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, secondo il quale «fare il consigliere comunale non è un privilegio. Dobbiamo discutere nuove regole». E ha sottolineato che «il ruolo del capo politico si ridiscute tra quattro anni». «Oggi un nostro eletto in un Comune è presidio di legalità e lotta contro i privilegi e contro la gestione disinvolta dei Comuni», ha proseguito il ministro del Lavoro.

Per il vicepremier pentastellato «inizia una discussione su dei temi ben precisi, abbiamo su tutto il territorio nazionale richieste da parte dei cittadini. Pensavamo che dal governo centrale potessimo recepire tutto dai territori ma è impossibile, serve una organizzazione e non è una cosa che giova solo al M5s, ma servirà agli italiani. Lavoreremo per aiutare ancora di più gli italiani a risolvere i problemi. Avremo una organizzazione nazionale e regionale, ne discuteremo nelle assemblee parlamentari e con gli iscritti». «Non stiamo parlando assolutamente di mettere in discussione la posizione di un ministro: ci mancherebbe altro», ha poi risposto a chi gli chiedeva se ritiene che Giovanni Tria si debba dimettere dopo le sue dichiarazioni sulla Tav. «Finché non avremmo raggiunto un accordo di maggioranza evitiamo di commentare sempre» il dossier.

Parlando poi dei risultati elettorali in Sardegna, Di Maio ha dichiarato che «il centrosinistra dal 2013 si illude di poter rubare voti al M5S alle amministrative come al mercato delle vacche. Ma i voti sono dei cittadini» (qui lo speciale sulle elezioni). E ha annunciato: «Nei prossimi mesi lavoreremo a dialogo vero con liste civiche, ma con calma. Non tutto in un giorno». Per le Europee l’obiettivo «è non far fare 51 per cento il Ppe e il Pse. Vogliamo essere ago della bilancia del parlamento europeo e contrastare le politiche di austerity».

Momenti di tensione si sono registrati a Palazzo Madama durante l’esame degli emendamenti al decreto su Reddito di cittadinanza e quota 100. Il senatore Antonio Saccone (Forza Italia), al termine del suo intervento, ha ricordato una delle attività lavorative svolte dal vicepremier Di Maio (assente dall’aula perché alla Camera, ndr) prima di entrare in politica, quella di steward negli stadi. E dopo aver ironizzato sul suo appoggio ai gilet gialli francesi e aver ricordato invece il significato dei gilet azzurri di Forza Italia, ha mostrato un gilet arancione con la fotografia del capo M5s e la scritta «steward»: «Mi auguro torni presto al suo lavoro, evitando di portare il Paese in recessione».

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