5 gennaio 2019 - 23:57

Salvini: «Migranti? Decido io, non Conte, Di Maio o Di Battista». Lite Lega-vescovi sulla Sea Watch

E sulla sicurezza è convinto che la Corte arriverà dopo le Europee

di Monica Guerzoni

Salvini: «Migranti? Decido io, non Conte, Di Maio o Di Battista». Lite Lega-vescovi sulla Sea Watch
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Contromano rispetto alla Chiesa, all’Europa, ai sindaci ribelli, alle opposizioni e all’anima pentastellata della maggioranza, Matteo Salvini continua la sua corsa verso i seggi delle Europee e da ogni palco, da ogni piattaforma web, rilancia le sue parole d’ordine: «Crollano gli sbarchi, crollano i permessi umanitari. Volere è potere, io non mollo di un millimetro, avanti tutta!». Un inno di battaglia che mette insieme la questione sicurezza con la vicenda dei migranti alla ricerca di un porto sicuro e che risponde con un secco «no» alle apertura di Giuseppe Conte e Luigi Di Maio.

Per il ministro dell’Interno, deciso a non cedere «a ricatti e menzogne» e a buttare tutta la responsabilità e la vergogna del caso sull’Europa, i porti italiani devono restare chiusi. E se per il ministro del Lavoro l’Italia «deve dare una lezione di umanità a tutta l’Europa» accogliendo le donne e i bambini, Salvini non torna indietro. «Far entrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta non è la linea del governo», rilancia il suo diktat il sottosegretario all’Interno Stefano Candiani, mentre lui — in un colloquio con Il Messaggero — rincara la dose: «Giusto che Di Maio parli e che dica il suo pensiero. E va benissimo che parlino pure Fico e Di Battista e che si discuta tra di noi e con il premier Conte, ma in materia di migranti quello che decide sono io».

Due linee, due binari diversi su cui i vagoni di testa dell’esecutivo continueranno a viaggiare, da qui a domenica 23 maggio. È la data decisiva, la bussola che ispira tutte le mosse del leader leghista e condiziona i rapporti con il premier e con gli alleati del M5S. Salvini è convinto che dopo le elezioni per il rinnovo dell’Europarlamento «cambierà tutto». Il che spiega perché il leader, che sente di avere il vento ancora in poppa, può persino permettersi di ignorare il ricorso alla Corte Costituzionale contro le nuove norme su sicurezza e migranti. «Sindaci e presidenti di Regione vadano pure avanti — se la ride con i fedelissimi l’inquilino del Viminale —. Vogliono impugnare il decreto sicurezza? Lo facciano pure, io sono tranquillissimo». Tanto, è la riflessione che si fa a porte chiuse, «una eventuale sconfitta arriverebbe tra diversi mesi, di certo dopo le Europee». Intanto la legge «non cambierà di una virgola». Anche se Di Maio dovrà subire ancora l’assalto dei dissidenti e fare fronte al disagio di Roberto Fico e Alessandro Di Battista.

Salvini sferza i sindaci, ma sta bene attento a non attaccare pubblicamente l’alleato. Anche se la temperatura dei rapporti tra i due vice si è molto raffreddata, il «capitano» leghista riconosce a Di Maio di essere stato leale e di averlo sostenuto nella battaglia con Orlando, de Magistris, Nogarin e gli altri oppositori della «sua» legge. Non è quindi il ministro del Lavoro l’obiettivo degli strali leghisti. Salvini ha chiaro che sulla vicenda Sea Watch il suo omologo ha voluto dare un segnale all’ala sinistra del Movimento e poi, nel merito, pensa che la proposta di Di Maio, appoggiata da Conte, abbia poca sostanza.

«È tutto un bluff — argomentano al vertice del Carroccio —. Stiamo parlando di una dozzina di persone in tutto e comunque donne e bambini non accetteranno mai di essere separati dalle loro famiglie per essere accolti in Italia». Come hanno sottolineato i responsabili della Ong Sea Watch, «è impensabile dividere i nuclei familiari a bordo». Salvini non prova imbarazzo per la mancata accoglienza dei piccoli migranti e pensa che l’esame di coscienza debba farselo l’Europa, non lui, visto che «l’Italia ha accolto 3.500 minori non accompagnati».

Avanti, dunque. Il vicepremier tira dritto e rilancia l’hashtag #stopinvasione, anche se i numeri diffusi dal Viminale dicono che l’invasione di migranti in Italia non c’è.

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