3 marzo 2019 - 11:56

Grillo attacca la manifestazione di Milano: «Razzismo fenomeno mediatico»

Scontro politico dopo il corteo. Partito democratico e Forza Italia: rispetti la piazza, il suo governo non rispetta i diritti. Il sindaco Sala: «La gente va rispettata»

di Emanuele Buzzi

Beppe Grillo Beppe Grillo
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Il giorno dopo, resta ancora ampia l’eco della manifestazione anti razzista che ha riempito le strade di Milano. A tenere banco è soprattutto l’attacco di Beppe Grillo al sindaco Sala. «A Milano 250.000 persone hanno manifestato contro il razzismo, un razzismo esclusivamente mediatico, ma Sala lo definisce momento spartiacque... ed ha ragione»: il fondatore dei Cinque Stelle inizia così sul suo blog un intervento sul corteo che si è tenuto sabato nel capoluogo lombardo. Un post, quello del garante M5S, che suscita diverse reazioni. Grillo lancia il suo affondo: «Chiunque abbia un minimo di buon senso non vede alcun razzismo, ma soltanto un crescente egoismo sociale. Ma allora cosa sta succedendo? Sembra che il paese non voglia confrontarsi con i suoi “veri fantasmi”».

«Il Paese sceglie falsi problemi»

Il fondatore del Movimento poi torna a pungere. «Il Paese sceglie falsi problemi: piuttosto che decidere di sostenere i suoi milioni di poveri preferisce disquisire di miliardi per bucare una montagna». Grillo prende di mira dem e forzisti. Il Paese — sostiene il garante — «piuttosto che cacciare i mafiosi della politica offre a quella stessa vecchia politica alibi per rifarsi l’ennesimo lifting. Terreno di coltura ideale per i frou frou piddini e berlusconiani: cabaret invece che lotta». E cita William Shakespeare: «Persi nelle nebbie delle primarie si ritrovano nel “vuoto nulla impannocchiato in fronzoli”».

Le reazioni

Le parole di Grillo hanno così acceso il dibattito, con i forzisti e i dem pronti a replicare. «Il comico Grillo si permette di deridere le persone che sono scese in piazza ieri a Milano. Le piazze vanno sempre rispettate, quando si è con loro e quando non la si pensa come loro. Avviene così in democrazia», commenta Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera. E soprattutto Beppe Sala, sindaco di Milano, il primo ad essere chiamato in causa, chiede il rispetto delle piazze. «Lei ha ragione, prima di tutto il rispetto per le piazze — replica Grillo —. Le suggerisco una regola aurea a questo proposito: evitare di saltarci sopra per metterci il cappello». L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano, Pierfrancesco Majorino, contrattacca: «Non vuole che si dica quello che molti manifestanti di ieri pensano: il suo governo fa leggi razziste e non pensa a politiche forti per i diritti e il lavoro. Accetti che parte del popolo non sta con loro». La dem Debora Serracchiani, invece, sottolinea quella che a suo avviso è la natura del M5S: «Grazie Grillo che parlando di razzismo fai chiarezza anche di un altro equivoco su cui hanno marciato i Cinque Stelle: adesso puoi prendere la tessera della Lega». Nicola Fratoianni di Sinistra italiana stigmatizza: «Grillo sentenzia che il razzismo non esiste, e che è un problema mediatico. Abbia il coraggio di dirlo ai bimbi della scuola a Foligno, o ai bimbi delle scuole di Lodi».

Il giudizio di Renzi

Anche l’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, commenta la manifestazione di Milano: «Credo rappresenti il segno di un Paese che ha rapidamente superato la fase del “grillismo”». E ha spiegato: «Credo che il grillismo si sia già sgonfiato, non soltanto alle elezioni regionali ma nella credibilità della classe dirigente che un anno fa rappresentava la speranza e il futuro e che oggi paradossalmente è già il segno di un fallimento». E conclude: «Penso che quella piazza sia anche un segnale a Salvini e alla Lega».

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