Parlamentarie M5S, che cos’è il listino bloccato di Conte che divide il Movimento

di Redazione Politica

Il presidente dei 5 Stelle si è riservato il potere di nominare 12 capilista blindati alla Camera e 6 al Senato: tra i probabili nomi, oltre ai suoi vicepresidenti, esponenti della società civile da Cafiero De Raho a Vassallo

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Dall’alto in senso orario: Giuseppe Conte, Chiara Appendino,Alessandra Todde, Stefano Patuanelli, Riccardo Ricciardi, Dario Vassallo, Fedrico Cafiero De Raho e Michele Gubitosa

Domani si terranno le Parlamentarie del Movimento 5 Stelle — si voterà online dalle 10 alle 22 — per scegliere i candidati alle Politiche del 25 settembre tra le autocandidature arrivate e vagliate (su circa 2mila richieste ne sono rimaste solo qualche centinaia). Però, insieme alle due schede — una per gli aspiranti deputati, l’altra per gli aspiranti senatori — gli iscritti ai 5 Stelle troveranno anche, per la prima volta, come riporta il sito M5S, «una scheda contenente la proposta di un elenco di nominativi indicati dal presidente». È il listino bloccato di Giuseppe Conte, che sta creando non poche tensioni all’interno del Movimento: il leader M5S si è riservato il potere di nominare 12 capilista blindati alla Camera e 6 al Senato. Diciotto nomi, ancora non svelati, che probabilmente sfrutteranno la possibilità delle pluricandidature (la corsa cioè in più collegi) per «adattarci alla legge elettorale», come aveva spiegato lo stesso Conte, ed evitare meccanismi elettorali decisi da «un’assurda casualità».

Ma il listino del leader ha già fatto piovere sulla testa dell’ex premier l’accusa di fare candidature «a sua immagine e somiglianza» per circondarsi di fedelissimi, come ha denunciato l’ex ministro Danilo Toninelli, che ha invitato i militanti, invece, a votare «quelli che ritenete possano essere i migliori, quelli che vi possono rappresentare meglio». «Una regola incomprensibile e pericolosa — ha tuonato la deputata siciliana Azzurra Cancelleri, sorella del sottosegretario Giancarlo — che si sostanzia in un atteggiamento elitario che rischia di innescare l’ennesima spaccatura». Tra i papabili dell’elenco di Conte dovrebbero esserci oltre ad Alessandra Todde, Riccardo Ricciardi, Michele Gubitosa e Mario Turco — quattro vicepresidente del Movimento 5 Stelle su cinque (la quinta, Paola Taverna, è rimasta fuori perché ha già raggiunto il tetto dei due mandati) — anche nomi della società civile come Federico Cafiero De Raho, l’ex procuratore antimafia, e Dario Vassallo, fratello del sindaco antimafia di Pollica Angelo, ucciso nel 2010.

L’elenco completo delle candidature per le Parlamentarie è stato pubblicato sul sito M5S domenica sera: Conte correrà alla Camera nel collegio Lazio 1, Todde in Sardegna, Ricciardi in Toscana, Gubitosa in Campania, mentre per il Senato Turco correrà in Puglia. Stefano Patuanelli, senatore e ministro uscente, correrà per la Camera in Friuli-Venezia Giulia, la capogruppo al Senato Mariolina Castellone riprova in Campania, mentre l’ex sindaca di Torino Chiara Appendino punta a un seggio a Montecitorio nel collegio Piemonte 1.

Altro nodo che sta causando divisioni, il principio della territorialità. Un’altra regola cardine del Movimento, rivendicata più volte dal garante Beppe Grillo — secondo la quale ci si può candidare solo dove si ha residenza, domicilio personale o professionale o centro principale degli interessi vitali — sembra essere saltata in più casi scorrendo l’elenco ufficiale pubblicato sul sito M5S: Vittoria Baldino, già eletta nel Lazio, adesso corre in Calabria alla Camera; Gianluca Ferrara, senatore campano, è indicato in corsa in Toscana; Angela Salafia, portavoce nazionale uscente e napoletana, è nel collegio Lazio 1; il toscano Michele Capaccioli in Lombardia.

In data 15 agosto è stato pubblicato nella cronaca politica l’articolo “Parlamentarie M5S, che cos’è il listino bloccato di Conte che divide il Movimento”. In particolare, all’interno dello stesso si scrive “…Altro nodo che sta causando divisioni, il principio della territorialità. Un’altra regola cardine del Movimento, rivendicata più volte dal garante Beppe Grillo — secondo la quale ci si può candidare solo dove si ha residenza, domicilio personale o professionale o centro principale degli interessi vitali — sembra essere saltata in più casi scorrendo l’elenco ufficiale pubblicato sul sito M5S: Vittoria Baldino, già eletta nel Lazio, adesso corre in Calabria alla Camera; Gianluca Ferrara, senatore campano, è indicato in corsa in Toscana; Angela Salafia, portavoce nazionale uscente e napoletana, è nel collegio Lazio 1; il toscano Michele Capaccioli in Lombardia.”, affermando falsamente che la candidatura del dottor Michele Capaccioli non abbia rispettato le regole riportate. Il mio assistito infatti lavora e vive dal 2016 a Milano, sede, appunto, del suo domicilio professionale.
Avvocato Alberto Pasta

15 agosto 2022 (modifica il 4 settembre 2022 | 08:49)