3 maggio 2018 - 15:26

Direzione Pd, Martina: «Chiuso con M5S, mai con centrodestra»

In corso il parlamentino dei dem. Arriva Gentiloni, Cuperlo contestato, ressa di cronisti. Martina: «Chiedo di rinnovare fiducia fino all’assemblea nazionale». La sua relazione approvata

di Franco Stefanoni

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03 maggio 2018 20:10

Gentiloni: «Pd unito più forte per i prossimi passaggi»

«La direzione unanime nella fiducia a Maurizio Martina. Più forza al Pd per affrontare i passaggi difficili delle prossime settimane». Così su twitter il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni dopo il voto della direzione dem. Lorenzo Guerini uscendo dal Nazareno alla fine della direzione Pd ha invece commentato:«Ha vinto credo il partito democratico, che ha ritrovato le ragioni dell’unità. In questi giorni abbiamo lavorato per un accordo condiviso ed è stato votato all’unanimità. Chi pensava di vedere una resa dei conti è rimasto deluso».

03 maggio 2018 19:58

Martina, relazione approvata. «Nessuna resa»

La direzione del Partito democratico ha approvato all’unanimità la relazione del reggente Maurizio Martina. Il segretario reggente aveva chiesto il voto sulla sua relazione. «Io chiedo che la direzione si esprima sulla mia relazione in particolare anche sulla fiducia al mio mandato con pieni poteri», ha detto il segretario reggente del Pd nella replica finale in direzione, «nessuna resa, si fa politica. Che è diverso». Il parlamentino dei dem si è dunque espresso con un esito unitario. D’accordo anche i renziani che, come Lorenzo Guerini ha detto in direzione, non hanno posto ai voti il documento di mediazione stilato in queste ore.

03 maggio 2018 18:52

Orlando: Renzi, hai delegittimato delegazione

«Se dopo che la delegazione apre, io chiudo da un’altra parte, io tolgo legittimazione politica a quella parte: non ho sventato un complotto». Così Andrea Orlando alla direzione Pd, riferendosi all’intervento di Matteo Renzi in tv contro l’intesa con il M5S. «Un governo è `di tutti´ se ci stanno tutti. Ma credo sia difficile. Quindi prepariamoci al voto consapevoli che una barca con due timoni non va». «Io non so se in questo momento esista in Europa un altro partito riformista che per tre mesi dopo la sconfitta non ha individuato né una discontinuità di persone né di linea». «Io credo che Maurizio oggi aiuti a smontare un congegno perfetto, un incantesimo che fino a qui ci ha permesso di fare una discussione completamente sfalsata, una discussione schiacciata sull’alleanza con il M5S ha permesso di non affrontare il tema della sconfitta», ha aggiunto.

03 maggio 2018 18:36

Cuperlo: basta squadrismo, nulla a che fare con sinistra

«Voglio dirlo qui: mettete un freno. Mettete un freno a una deriva della civiltà politica. Del linguaggio. La militanza è passione. Ma può diventare anche fanatismo. E il fanatismo è l’anticamera dello squadrismo. Che con la sinistra non ha nulla, ma proprio nulla a che fare». Così, secondo quanto si apprende, Gianni Cuperlo nel suo intervento in direzione Pd. «Non posso pensare di completare il mio percorso di militante in un partito che si definisce democratico ma adotta metodi stalinisti», ha aggiunto.

03 maggio 2018 18:23

Boccia: linea Renzi ci porta a elezioni anticipate

La posizione dei renziani sul confronto con M5S porta al voto anticipato e paradossalmente Renzi asseconda la richiesta di Di Maio di voto immediato. Basta dirlo e spero ne siate consapevoli per poi assumervi la responsabilità di quest’altro passaggio sbagliato». Lo ha detto Francesco Boccia, esponente dell’a componente che fa capo a Michele Emiliano, intervenendo alla direzione del Pd. Boccia ha chiesto che la direzione dia «una fiducia netta e chiara a Martina, nella speranza che fino all’Assemblea non venga delegittimato» da interventi come quello di Renzi domenica scorsa. «Condivido la sua analisi cruda della sconfitta, e il dimezzamento degli elettori dal 2008 al 2018 non lascia spazio a elucubrazioni». «È sbagliato il no a 5Stelle - ha aggiunto - rivendico la necessità e l’opportunità di un confronto con il primo partito del Paese che ha drenato la maggior parte de consenso proprio al Pd nei quartieri popolari e nelle aree di povertà. Mentre dobbiamo dire un `no´ ad una alleanza con centrodestra a guida Lega vista la nostra incompatibilità di valori con Salvini». Quello di Renzi domenica in tv «è stato un intervento scorretto fuori dai confini del partito e che però porta dritto alle elezioni. A questo punto ci vuole il coraggio di assumersi la responsabilità di andare al voto in queste condizioni a causa della linea di Renzi. non trattiamo con Di Maio, accettiamo però la loro richiesta di andare immediatamente al voto». Nel caso di elezioni in autunno, occorrerà celebrare subito «un congresso vero partendo dalle tante sconfitte arrivando fino ad oggi».

03 maggio 2018 18:22

Fuori da Nazareno si fronteggiano fan Renzi e oppositori

Non solo il circo mediatico di giornalisti, cameramen e fotografi in forze per la direzione del Pd, davanti al Nazareno va in scena anche lo scontro tra elettori dei Democratici. I più arrabbiati sfilano davanti alla sede romana del partito con cartelli contro Matteo Renzi («è come Balotelli») o il mostro «Renzusconi». Altri, i più delusi per la sconfitta elettorale e le ultime scelte, urlano contro i politici in arrivo. Ma non mancano i super fan renziani che approfittano dell’occasione per dire la loro e difendere l’ex segretario. Cronaca della direzione del Pd (la prima dopo le elezioni del 4 marzo e con Renzi in assemblea) vista dall’esterno. Tra le frotte di turisti incuriositi e il cordone di forze dell’ordine, prosegue il botta e risposta tra la base del partito. «Chi sarà il nostro segretario? Chi affronterà questa crisi di governo per il Pd?», si chiedono alcuni. Le stesse domande che probabilmente si fanno pochi metri più in là, dentro il palazzo di via Sant’Andrea delle Fratte.

03 maggio 2018 18:08

Pd, in direzione critiche a Renzi da Merola e Bettini

Critiche a Matteo Renzi sono piovute nel corso della direzione dal sindaco di Bologna Virginio Merola e da Goffredo Bettini che ha citato il discorso di Walter Veltroni al Lingotto. Lo riferiscono fonti dem presenti in direzione. Secondo Merola il «compagno Renzi» è stato poco rispettoso nei confronti del partito nella sua intervista televisiva su Rai1. Il primo cittadino ha poi provocatoriamente aggiunto: «Nessun governo con il M5s, ma si può fare con Berlusconi e Salvini?». Per Bettini invece è stato un errore dell’ex segretario contrapporre «speranza e rabbia» nella campagna elettorale. Si deve andare a fondo della rabbia e poi trasformarla in progetto politico”, ha aggiunto, secondo quanto riferiscono i presenti.

03 maggio 2018 17:38

Un militante protesta: «Mai con M5S»

È stato portato negli uffici del commissariato uno dei militanti del Pd che ha inscenato una protesta fuori la sede del Nazareno prima dell’inizio della direzione del partito, con indosso adesivi «Mai con M5S». La sua posizione è ora al vaglio. Potrebbe rischiare una denuncia. Secondo quanto si è appreso, il militante si sarebbe rifiutato di terminare la protesta e di togliere l’adesivo. «Mi trattate così perché ho l’adesivo “Mai con M5S, ho capito l’andazzo” ha detto l’uomo quando è stato bloccato dalla polizia.

03 maggio 2018 17:07

I renziani applaudono Martina

Sono 35 gli iscritti a parlare alla direzione del Pd in corso al Nazareno. Il fronte renziano in direzione Pd, intanto, apprezza la relazione del segretario reggente. In particolare sono i passaggi riguardanti la fiducia a Martina da rinnovare fino all’assemblea nazionale e la chiusura a un eventuale appoggio a un governo Di Maio. Su questi due punti, spiegano fonti renziane presenti in direzione, può esserci un via libera a Martina con il voto o attraverso un documento.

03 maggio 2018 16:44

Calenda: «Improponibile Di Maio»

Carlo Calenda in direzione nazionale Pd: «Mi scuso con Martina per aver detto subito `se ci alleiamo con M5S strappo la tessera´, ma voglio spiegare il perché. È improponibile sostenere un governo Di Maio perché non sono certo padri costituenti...». «Complimenti a Maurizio per lavoro che sta facendo che è molto delicato. Il Pd deve tornare a essere forte, ne ha bisogno il Paese».

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