Chi è Marcello Pera, candidato presidente della Repubblica nella «rosa» del centrodestra

di Fabrizio Caccia

Il filosofo ed ex presidente del Senato, si è sempre definito un «conservatore liberale». Citato dall’enciclopedia Treccani, nel 2004 ha scritto un libro con l’allora cardinale Ratzinger sul relativismo e le radici cristiane dell’Europa

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Insieme a Carlo Nordio e Letizia Moratti, Marcello Pera è stato indicato dal centrodestra nella «rosa» di nomi per il Quirinale. L’annuncio è stato fatto da Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani in conferenza stampa. La seconda votazione è terminata alle 18 e 25: qui la diretta dello spoglio. Di seguito, il ritratto del filosofo ed ex presidente del Senato, Pera.

Di certo, non tutti i papabili per il Quirinale possono vantare come lui di essere citati nell’enciclopedia Treccani: «Péra, Marcello, filosofo della scienza, editorialista e uomo politico italiano (n. Lucca 1943), può essere considerato fra i massimi studiosi italiani di K. R. Popper. Senatore dal 1996, prima nelle file di Forza Italia e poi (dal 2008) in quelle del Partito della libertà, dal 2001 al 2006 è stato presidente del Senato».

Nel suo discorso di insediamento, il 30 marzo 2001, disse così: «Non è soltanto il governo del popolo, la democrazia; non è neppure soltanto il governo delle regole o della legge: è qualcosa di più difficile, ma anche di più esaltante. La democrazia è quel regime di governo che permette a chi si oppone di sostituire pacificamente chi prende le decisioni a nome della maggioranza. Per questo la democrazia o lo strumento della democrazia non è soltanto il voto, ma l’argomentazione, il discorso, il confronto. Per sostituire chi governa, prima di votare, occorre confutare e criticare. Allo stesso modo per governare occorre argomentare e convincere».

Da ragazzo si diplomò ragioniere e lavorò prima alla Banca Toscana e poi alla Camera di Commercio di Lucca. Poi, cambiò del tutto strada iniziando a studiare Filosofia a Pisa. In Forza Italia lo portò Lucio Colletti, filosofo anche lui e poi deputato. Per il resto, vanno sicuramente considerati, tra i libri scritti da Pera, almeno questi: «Popper e la scienza sulle palafitte», «La rana ambigua» (controversia sull’elettricità animale tra Galvani e Volta) e «L’arte della persuasione scientifica», che potrebbe anche servirgli molto adesso in un campo come la politica, dove la persuasione (tra le diverse forze politiche) è tutto.

Insieme all’allora cardinale Joseph Ratzinger, oggi Papa emerito, nel 2004 pubblicò il volume «Senza radici. Europa, relativismo, cristianesimo, Islam» che suscitò polemiche; pensiero ulteriormente sviluppato, poi, in «Perché dobbiamo dirci cristiani» (2008), in cui sostiene l’importanza per il liberalismo europeo di ritrovare le proprie radici culturali cristiane.

Sul piano politico e culturale, Marcello Pera si è sempre definito un «conservatore liberale». Della sua vita privata si sa pochissimo: è sposato, non ha figli, questo è tutto.

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25 gennaio 2022 (modifica il 26 gennaio 2022 | 00:34)