8 marzo 2019 - 15:10

Musk esulta, atterrata la prima navicella privata dopo aggancio a Iss

Al largo della Florida con a bordo solo un manichino. A luglio è previsto il primo volo con due astronauti della Space X, la società di Elon Musk

di Paolo Virtuani

L’ammaraggio della Dragon (Nasa) L’ammaraggio della Dragon (Nasa)
shadow

Grande successo per Space X, la compagnia spaziale americana privata. È atterrata senza problemi la navicella Dragon, dopo aver passato alcuni giorni agganciata alla Stazione spaziale internazionale (Iss). Lo splashdown (ammaraggio) è avvenuto alle 14,45 (ora italiana) nell’oceano Atlantico a circa 370 chilometri al largo della Florida.

Missione di prova

Si trattava di una missione di prova senza equipaggio a bordo, ma solo con un manichino (chiamato Ripley, come la protagonista della saga di Alien) per dimostrare la fattibilità dell’impresa. Si tratta della prima navicella americana che si è agganciata con la Iss dopo il volo dell’ultimo shuttle nel 2011. A luglio è previsto il primo volo con due astronauti (Doug Hurley e Bob Behnken), ma non c’è ancora l’ok ufficiale.

Il ritorno degli Usa

La Dragon era partita da Cape Kennedy sabato scorso in cima al razzo Falcon 9, domenica si era agganciata alla Iss portando un carico utile di 180 chili di materiali e rifornimenti. Il successo di oggi segna la fattibilità del ritorno degli Stati Uniti nello spazio con una navicella con equipaggio umano. Da quando gli shuttle erano stati mandati in pensioni, la Nasa aveva dovuto pagare 85 milioni di dollari alla Russia per spedire in orbita ogni astronauta con le Soyuz. Inoltre la Dragon, a differenza delle missioni Apollo, può essere riusata.

«Pietra miliare»

Molta soddisfazione anche all’Agenzia spaziale americana. «È un’altra pietra miliare in una nuova era per il volo umano nello spazio», ha detto in un tweet Jim Bridenstine, amministratore capo della Nasa, che ricorda come quasi 50 anni fa (il 13 marzo 1969) ammarava Apollo 9.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT