5 luglio 2018 - 08:28

Edilizia scolastica e ambiente:
il governo chiude Italiasicura

Stop alle strutture volute da Matteo Renzi per la riqualificazione dell’edilizia scolastica e il dissesto idrogeologico. L'ex premier: «Un azzardo». ItaliaSicura Scuole: «Dieci miliardi stanziati in quattro anni per la sicurezza, e 12mila cantieri avviati»

di Antonella De Gregorio

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Con la chiusura di ItaliaSicura, la struttura che palazzo Chigi, sotto il governo di Matteo Renzi, aveva creato contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture critiche, finisce anche il lavoro di ItaliaSicura/Scuole, la divisione cui era demandata la riqualificazione dell’edilizia scolastica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Ad annunciarlo è l’ufficio stampa della Struttura di Missione: «Il lavoro di ItaliaSicura/Scuole finisce qui: il Governo in carica non ha rinnovato il mandato della Struttura di missione per la riqualificazione dell’edilizia scolastica presso la presidenza del Consiglio dei ministri», si legge in una nota. Che ricapitola le azioni messe in campo in questi quattro anni di attività: «Sono stati stanziati 10 miliardi per l’edilizia scolastica di cui oltre 5 già spesi da Comuni, Province e Città Metropolitane per interventi di messa in sicurezza e realizzazione delle scuole. Si tratta di una cifra ingente, maggiore di quella stanziata negli ultimi 20 anni dai precedenti Governi. Sono stati edificati oltre 300 nuovi edifici scolastici in tutta Italia e le task force edilizia scolastica hanno monitorato sul campo oltre 2.100 interventi in 15 regioni», si legge.

«Un azzardo»

Le competenze delle due strutture vengono riportate ai ministeri di riferimento, quello dell’Istruzione e quello dell’Ambiente. Contro la decisione si è pronunciato l’ex premier, Matteo Renzi: «Il Governo Conte-Salvini ha deciso, con un blitz notturno, di cancellare queste strutture», una per l’edilizia scolastica e una per il dissesto idrogeologico. «È una scelta del tutto legittima, anche se personalmente mi sembra un errore: azzerare le competenze per riportarle ai ministeri mi sembra un azzardo. Mi auguro che anche senza strutture dedicate il nuovo Governo possa fare meglio di quanto abbiamo fatto noi, perché noi facciamo il tifo per l’Italia», ha scritto Renzi su Facebook.

I cantieri

Nella nota di ItaliaSicura/Scuole si ricorda «l’azione quotidiana di supporto e guida per le amministrazioni locali che hanno sempre trovato nell’ufficio un punto di riferimento». E l’operazione #Sbloccascuole, «avviata nel 2014 e replicata fino al 2018, che ha permesso allentamenti dei vincoli di bilancio degli Enti locali per 1.196 milioni di euro che hanno finanziato oltre 1.000 interventi di edilizia scolastica». Interventi e cantieri elencati e mappati online sul sito www.cantieriscuole.it, realizzato dalla struttura di missione. Che ha allestito una sezione dedicata all’edilizia scolastica su www.italiasicura.governo.it, riassunta nel volume «Fare Scuola», consultabile sul sito. «Investire nella scuola vuol dire investire nel futuro dell’Italia», conclude la nota.

Due strutture per le emergenze

«Il mio primo atto come Presidente del Consiglio, quattro anni fa - ricorda Renzi nel suo post su Facebook - fu quello di istituire due strutture dedicate, una all’edilizia scolastica e una contro il dissesto idrogeologico. Fu una scelta importante, fatta insieme all’allora sottosegretario Delrio, per affrontare due emergenze. E recuperando anche i mutui della BEI in quattro anni sull’edilizia scolastica abbiamo investito quasi dieci miliardi di euro, mentre sul dissesto idrogeologico abbiamo fatto partire lavori per quasi due miliardi di euro».

Prevenzione

«Queste due Unità di missione - insiste Renzi - hanno segnato una svolta: finalmente edilizia scolastica e prevenzione idrogeologica erano divenute priorità per lo Stato italiano. Avevano una loro autonomia, una loro specifica attenzione», per questo è «un errore» averle cancellate» E conclude: Prevenire disastri non fa notizia, ma è quello che segna la differenza tra chi governa e chi vive di slogan».

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