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13 dicembre 2018

La coppia più discussa d’Israele mette in musica i messaggi di odio

L’attore ebreo Tzachi Halevi e la giornalista televisiva araba Lucy Aharish respingono gli insulti e le polemiche per il loro matrimonio con una canzone

La coppia più discussa d’Israele mette in musica i messaggi di odio

UNA CHITARRA, UNA MELODIA inventata lì per lì e la voglia di andare oltre. Lucy e Tzachi hanno pensato che rispondere agli odiatori con altre parole offensive sarebbe stato inutile. Molto meglio trasformare in musica un mix delle loro parole: bastava solo qualche accordo, una voce femminile e una maschile. Detto, fatto. Accompagnata dalla chitarra del marito ebreo Tzachi Halevi, Lucy Aharish – famosissima giornalista televisiva araba e musulmana della tv commerciale israeliana – ha messo in musica e cantato, in prima serata e in diretta, la mail di un ascoltatore che, come tanti altri, l’aveva attaccata. Motivo dell’astio? Sempre quello: ce l’hanno con lei perché nel suo programma Lucy saluta i telespettatori non solo in ebraico ma anche in arabo. E non tutti gradiscono.

LEI RESISTE, se ne infischia e ogni volta apre le sue trasmissioni con un bel “erev tov” (“buona serata”, in ebraico) ma aggiunge subito anche l’equivalente arabo: “masa’a al-kheir”. E giù messaggi di protesta. «Se ci tiene tanto vada a lavorare ad al Jazeera», «Parli in arabo alla tazza del wc», «quei saluti arabi sono inappropriati e stridenti»... Lei, armata di santa pazienza e incurante di tutti, diventa sempre più famosa proprio per quel modo di essere: libera da condizionamenti. E la storia della mail musicata del telespettatore molesto ha fatto il giro del web in men che non si dica. Nelle immagini passate sul piccolo schermo si vede lui – suo marito Tzachi, musicista e attore di grande successo, protagonista della fortunata serie tv Fauda – suonare la chitarra e cantare accanto a lei che interviene di tanto in tanto nella canzone.

LA COPPIA È FAMOSISSIMA in Israele. Entrambi sono celebri singolarmente da anni, ciascuno nel proprio settore, ma lo sono ancor di più da quando hanno svelato al mondo di essersi sposati. Il loro matrimonio ha campeggiato sulle prime pagine dei giornali per via delle accuse di alcuni politici di destra poco inclini a tollerare un’unione mista. Il ministro degli Interni Aryeh Deri, per esempio, che ha usato parole di condanna perché «l’assimilazione ci mette in pericolo, sta consumando il nostro popolo». E il deputato dell’estrema destra Oren Hazan ha accusato Tzachi di volersi «islamizzare» e ha invitato lei «a convertirsi». Gli sposi – proprio per evitare proteste della destra al governo in Israele e per il rischio di minacce da parte degli estremisti arabi – hanno tenuto segreto il loro fidanzamento per quattro anni. Poi hanno annunciato le nozze a cose fatte (a inizio ottobre) e hanno respinto al mittente (assieme a loro anche il centro sinistra) tutte le critiche che quell’annuncio ha portato con sé. La scenetta della canzone dell’altra sera per alcuni è stata una nuova provocazione dopo il matrimonio, e così gli insulti e le polemiche si sono moltiplicati. Ma Lucy e Tzachi non sembrano tipi dalla resa facile. Potrebbero perfino decidere di trasformare in musica – magari facendone addirittura un disco – tutte le accuse che ricevono. Titolo possibile: canta che ti passa.

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