Inclinazioni
7 marzo 2019

Così il cuore della sinistra iniziò a battere a destra

Per chi è critico con la Lega di Matteo Salvini, ci sono tre reazioni possibili. E ciascuna ha il suo saggio di riferimento

Così il cuore della sinistra iniziò a battere a destra

«BASTA. BASTA CON QUESTA INDICIBILE manfrina messa in piedi dai mezzi di comunicazione di massa sulle vicende giudiziarie. È arrivata l’ora delle certezze definitive. Di seguito presento una serie di domande invitandolo pubblicamente a rispondere nel merito con cristallina chiarezza affinché una volta per tutte sia lui in prima persona a dimostrare - se ne è capace - che con Cosa Nostra non ha e non ha mai avuto nulla a che fare». Iniziava così, nel caldo luglio del 1998, l’articolo che in prima pagina sulla Padania, organo di stampa della Lega, attaccava Silvio Berlusconi con 11 domande sull’origine dei suoi capitali di partenza. Per chi è critico con la Lega di Matteo Salvini, ci sono tre reazioni possibili. E quella della Padania è la prima.

IL RIFIUTO TOTALE. Normale, per chi non regge Salvini, le sue giravolte con Berlusconi, con i grillini... con se stesso. Ci si può rifugiare nella prima pagina della Padania e rinfacciare il giustizialismo schizofrenico dei leghisti. Consolazione dal prezzo alto però: questo filone anti-berlusconiano in chiave criminale se l’è accaparrato Marco Travaglio, che poco dopo pubblicò il libro L’odore dei soldi (Editori Riuniti), i soldi di Berlusconi, ovvio. Presentato con grande scandalo in tv da Daniele Luttazzi nel 2001.

L’ACCUSA DOCUMENTATA. A proposito di soldi. Chi ha voglia di scoprire che fine hanno fatto i 49 milioni di euro della truffa sui rimborsi elettorali, si trovano molte risposte - e documenti - nel volume curato da Giovanni Tizian e Stefano Vergine, Il libro nero della Lega (Laterza).

SANA CURIOSITÀ. Se la domanda che vi fate è un’altra, per esempio «come mai?», la risposta la trovate nel libro di David Allegranti, Come si diventa leghisti (Utet). È un viaggio prezioso scritto da un precoce conoscitore di Matteo il Toscano (Renzi), che ha già dedicato un libro anche a Matteo il Padano (Salvini). Allegranti rivolta le zolle della Toscana rossa che si è ritrovata verde, padanizzata: in pochi mesi ha perso i sindaci di Massa, Siena e Pisa. Allegri ascolta, contestualizza, mette in fila i dati raccolti sul campo e ci offre non un saggio provocatorio, come era Istruzioni per diventare fascisti di Michela Murgia (Einaudi), ma la cronaca puntuale di una mutazione forse antropologica e di certo politica, che ha colpito il cuore della sinistra. Che da un po’, ed è ora di capire il perché, batte a destra.

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