4 maggio 2018 - 12:37

Brunori chiude la sua avventura in tv
parlando di Dio e di spiritualità

Nel quinto appuntamento con «Brunori Sa», il cantante entrerà in una moschea, intervistando dei giovani napoletani convertiti all’Islam

di Chiara Maffioletti

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Un argomento «complicatissimo, scivoloso e immenso». Dario Brunori chiude l’ultimo dei cinque appuntamenti con il suo «Brunori sa» (in onda domenica, in seconda serata su Rai3), parlando di Dio.

Dentro la moschea

Il viaggio dentro e fuori il suo universo, l’altalena in cui ogni suggestione diventa la spinta per approfondire qualcosa, per capire di più, si chiude cercando di analizzare perché il mondo contemporaneo abbia un rapporto sempre più complesso con il sacro e come mai siano saltati tutti i punti di riferimento che scandivano il nostro tempo e ordinavano i nostri comportamenti sociali. Anche la spiritualità, per molti, si è fatta liquida, tornando ai filosofi tanto cari al cantautore che, in questa puntata del programma realizzato da Ballandi Arts, accompagnato dal regista Ernesto Pagano — autore del documentario Napolislam — accede a una moschea durante la preghiera del venerdì ed entra in contatto con i giovani napoletani che si sono convertiti all’Islam.

Rito induista

Sempre nel corso della stessa puntata, Brunori si sposterà poi a Palermo, per partecipare a un rito induista nel tempio dei Tamil, che allo stesso tempo sono devoti a Santa Rosalia, la Santuzza della città. Poteva mancare il saluto alla mamma? No. E questa volta l’incontro con Mammarella avviene in chiesa, dove la mamma del cantante gli chiede cosa sia questa benedetta tendenza di dirsi «agnostici» senza che si sia capito bene in cosa consista la cosa. Due artisti, come in ogni puntata, condividono durante l’episodio la loro musica e le loro testimonianze: il sardo Jacopo Incani, in arte «Iosonouncane» e la cantautrice Maria Antonietta, appassionata fin dall’infanzia ai Santi e alle loro vite avventurose. Il sipario si chiude sulle strofe di una poesia di Guido Catalano.

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