Antonio Ricci: «Le veline di Striscia? Provocatorie e sempre attuali»

di Renato Franco

L’ideatore del tg satirico di Canale 5: «Danno un clima di varietà al telegiornale»

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Le Veline hanno senso? «La domanda più profonda che tutti dovrebbero porsi è un’altra: ho senso io nella vita? Le Veline sono delle ballerine, sono figure imprescindibili e provocatorie di Striscia la notizia ; dettano il clima da varietà in un telegiornale come il nostro, lo differenziano dagli altri». Antonio Ricci difende la sua idea nata nel 1988; passati 34 anni, loro sono ancora lì (quest’anno Anastasia Ronca e Cosmary Fasanelli): «Finché se ne parla hanno senso».

Il via martedì (alle 20.35 su Canale 5) per evitare la partita dell’Italia, mentre la tornata elettorale inconsueta è benedetta da Ricci: «La grande fortuna di Striscia è iniziare in un giorno così, con la data del voto è andata benissimo, ho gufato in questo senso; abbiamo evitato tutti i problemi e le polemiche dei giorni precedenti, ci avrebbero attaccato per qualsiasi servizio per la par condicio. Così invece il buffet sarà molto ricco». I conduttori sono Alessandro Siani (per quattro settimane) e Luca Argentero (per una settimana, poi arriva Vanessa Incontrada): «Striscia è un ambiente familiare — spiega l’attore che con Doc ha fatto strage di ascolti —, sono quei posti che hai sempre visto fin da ragazzino, è come andare per la prima volta a New York dopo averla vista in tanti film, alla fine ti sembra di essere a casa tua. Quando sono arrivato qui ho sentito il peso della storia televisiva di questo programma che racconta l’Italia da 34 anni. Entrare a farne parte — e io sono solo lo zero di un milione — mi emoziona».

Siani riflette con ironia: «Qui non c’è mai routine, si racconta l’Italia in tante sue sfaccettature, la cosa che più mi intriga è arrivare dopo la domenica delle elezioni, un momento cruciale per l’Italia, un weekend che ci può cambiare come è successo all’Inghilterra e all’Ungheria... Luca è il conduttore della porta accanto, le Veline sono le ragazze della porta accanto. Io sono tra due porte, mi sento come Vespa a Porta a porta». Lo slogan è «La voce dell’intransigenza», «perché — spiega Ricci — questa è la missione di Striscia, essere contro l’ipocrisia, noi siamo tra chi non ci sta, noi vogliamo mettere dei paletti, vogliamo continuare a dire, parafrasando Vasco, che c’è chi dice no».

Quanto a intransigenza, non si spegne invece la polemica sulla decisione di Baglioni di querelare anche Gerry Scotti per diffamazione. Colpa di Tutti poeti con Claudio , il libro che era disponibile sul sito della trasmissione, un libro che dimostrerebbe che Baglioni avrebbe attinto per i testi delle sue canzoni da poeti e scrittori come Pavese e Oscar Wilde. Ricci assume la faccia più sorniona di cui è capace, il tono è canzonatorio: «È un vergogna, Baglioni — così democratico, e melenso — querela quel pacioccoso di Gerry Scotti; è un sadismo inaudito. Non capisco poi perché non lo abbia fatto anche con Michelle Hunziker che era di fianco a Gerry e non si è dissociata. Non è forse questo concorso esterno in diffamazione? Poi Michelle è in astinenza, avrebbe bisogno di una copertina sui giornali... Ma noi siamo tranquilli, ribatteremo colpo su colpo, andremo avanti fino al Tribunale dei diritti dell’uomo».

22 settembre 2022 (modifica il 22 settembre 2022 | 17:36)