Platinette rivela: «Sono diventato obeso per una delusione d’amore a 18 anni. So che sono malato e non me ne vergogno»

di Simona Marchetti

In un’intervista all’Adnkronos in occasione della giornata mondiale dell’obesità, il 70enne Mauro Coruzzi, che a marzo dell’anno scorso è stato colpito da un ictus ischemico, ha ammesso che la chirurgia bariatrica è stata decisiva per la sua sopravvivenza

Platinette rivela: «Sono diventato obeso per una delusione d’amore a 18 anni. So che sono malato e non me ne vergogno»

Una delusione d’amore patita quando era solo un ragazzo lo ha spinto a buttarsi sul cibo in cerca di consolazione, fino a diventare gravemente obeso. Oggi però che di anni ne ha 70, Mauro Coruzzi - in arte Platinette - non solo non si vergogna più della sua condizione, ma riesce anche a parlarne con serenità. «Lo ammetto, sono malato, ma l’obesità è una patologia di cui non ci si deve vergognare - ha raccontato il conduttore in un’intervista all’Adnkronos, in occasione della giornata mondiale dell’obesità, che si è celebrata lunedì 4 marzo -. Ho iniziato a soffrirne per un grande dolore dovuto ad una delusione d'amore quando avevo 18 anni. Ma sia chiaro, oltre che un grave problema di salute pubblica, l’obesità è soprattutto un disturbo mentale. I nutrizionisti se lo mettano in testa, senza il supporto degli psicologi il paziente non ne verrà mai fuori».

Per cercare di perdere peso ha provato ogni strada possibile, ma a suo dire serve l’aiuto di più specialisti «per capire i motivi che spingono alcune persone a pensare compulsivamente al cibo, presupponendo che solo dal cibo possano ottenere benessere e soddisfazione. L’educazione ad un’alimentazione sana ed equilibrata e l’attività fisica sono utili, ma non bastano. Io almeno non ci riesco. E poi diciamolo c’è il nutrizionista che ti propone una dieta per accelerare il metabolismo, quello che ti vieta le proteine, un altro che mette al bando i carboidrati. Dalla mia esperienza dico che non può essere questa l'unica via per uscirne». Nel suo caso la soluzione giusta è stata la chirurgia bariatrica, «che è stata decisiva per la mia sopravvivenza», spiega Coruzzi, colpito da ictus ischemico il 14 marzo dell’anno scorso.

«L’intervento non è un sostituto della dieta e non puoi farlo a ripetizione - avverte Platinette, che ogni sabato è ospite di Marco Liorni nella sua trasmissione “Italia Sì” su Rai Uno, in qualità di opinionista - . Nel mio caso, i medici hanno acconsentito, perché sanno che ho un rapporto molto deviato con l'alimentazione e non posso dar loro tutti i torti. In questo non sono un buon esempio, anche se dopo l’ictus mangio molto meno. Io però mi conosco, so che potrei cascarci di nuovo. Convivo con la mia condizione come posso, cerco di non prendere peso, di essere meno dipendente dal cibo. Tuttavia, ho sempre in casa riserve alimentari in grandi quantità, come se ogni sera dovessi preparare una cena per dieci persone».


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5 marzo 2024 (modifica il 5 marzo 2024 | 18:04)