7 aprile 2019 - 09:49

Conversioni, fulmini e gravidanze segrete: a 15 anni da «La passione di Cristo», ecco 12 cose che non sapete del colossal di Mel Gibson

Il 7 aprile del 2004 usciva in Italia il controverso film del regista americano. Boom di incassi, ma grandi polemiche per l'eccessiva violenza e le accuse di antisemitismo

di Francesco Tortora

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Il film

Il 7 aprile del 2004, giorno in cui cade il Mercoledì delle Ceneri, esce in Italia "La passione di Cristo", film di Mel Gibson con protagonista Jim Caviezel. La pellicola, girata in Italia e principalmente a Matera e a Craco, paese fantasma della provincia lucana, narra gli ultimi giorni di Gesù, dall'arresto nell'Orto degli Ulivi fino alla morte in croce e alla resurrezione. Per ottenere maggiore realismo, i personaggi parlano nelle lingue dell'epoca (latino, ebraico e aramaico, quest'ultima era la lingua di Gesù) che sono sottotitolate negli idiomi moderni. Costato 30 milioni di dollari, il film ha avuto uno straordinario successo al botteghino, incassando a livello internazionale oltre 611 milioni di dollari. "La passione di Cristo" ha scatenato grandi polemiche sia per la violenza estrema sia per le accuse di antisemitismo. Critica divisa tra chi considera l'opera un capolavoro di immagini e di "realismo" e chi invece boccia le numerose scene cruente, le cadute di stile e i momenti horror non richiesti. Nel novembre 2016 Mel Gibson ha annunciato l'avvio delle riprese del sequel, che si intitolerà "Resurrection" e che dovrebbe uscire nel 2020. A distanza di 14 anni ecco 12 cose che forse non sapete de "La passione di Cristo". 

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